La donna di oggi si piace, mostra di gradire come è fatta, e tutto sommato sono poche quelle che non riescono a piacersi quanto vorrebbero (6,8 per cento). La donna che invece viene proposta dalla pubblicità è sì guardata, e a volte emulata, ma la maggioranza (31,2 per cento) reputa che si tratti di modelli irraggiungibili che vogliono far sentire inadeguate le donne reali, quasi a voler innescare in loro una sorta di desiderio di trasformarsi.
L`analisi storica - È uno dei dati emersi dal convegno tenuto a Roma, presso il Villa Borghese Institute, sul rapporto tra la donna del terzo millennio e la bellezza. Un`analisi a tutto campo: dal tempo in cui la donna viveva una sorta di infanzia - protetta e accudita dalla famiglia o dal marito - per entrare più tardi in una piena adolescenza, ecco poi la femminista degli anni `70 gridare a gran voce il proprio diritto di essere ascoltata e di esprimersi, e oggi la donna indipendente che sceglie per sé ma non teme il confronto, che è attenta al proprio benessere sia fisico che emotivo, avendo capito quanto oggi la vera bellezza esteriore faccia rima con benessere.
La felicità femminile - Non sorprende dunque che il 61,1 per cento delle intervistate su un campione di oltre 2000 donne dalle caratteristiche eterogenee si definisca abbastanza felice e solo il 10,7 non molto felice. Uno scarto significativo, ad indicare che oggi la donna ha probabilmente trovato la formula per creare la propria serenità. Le molto felici sono una via di mezzo, il 23,9 per cento, "anche se questo dato andrebbe forse attribuito a momenti di particolare stato d`animo e non tanto ad un continuativo e solido appagamento interiore", rileva la professoressa Carla Collicell docente alla Sapienza, vice direttore del Censis e sociologa della salute. "La donna di oggi - continua - è molto attenta alla propria armonia interiore e al proprio benessere che comincia, in modo pratico e semplice, da una più consapevole attenzione alle proprie abitudini e stili di vita, alla cura dell`alimentazione, al giusto peso dato alla prevenzione".
Estetica sì ma con giudizio - Equilibrio e maturità che però non vogliono dire ossessione. Per cui la femminilità passa oggi anche attraverso la salute e l`espressione di sé diviene contemporaneamente apparenza ed essenza. Se poi il sillogismo oggi è "donna uguale esprimersi e non esibirsi", il chirurgo plastico conferma che "`questa evoluzione del femminile si legge anche nelle richieste delle pazienti, che vogliono sempre più valorizzarsi e sempre meno trasformarsi". Spiega infatti il professor Pietro Lorenzetti, direttore scientifico del Villa Borghese Institute, chirurgo plastico e docente all`Università Cattolica di porto Alegre, in Brasile che se fino a qualche anno fa le donne erano ossessionate dal "voler diventare come...", richiesta che poi, di fatto, si traduceva in seni molto grandi e appariscenti, a volte volutamente innaturali, piuttosto che visi scolpiti e perfetti, o in labbra e nasi uguali a quelli delle fotografie dei rotocalchi femminili, oggi la donna "sempre più chiede interventi che le permettano di essere più bella ma naturale e in armonia col proprio essere".
Amiche e amanti - Questo diverso rapporto col proprio corpo è motivato probabilmente anche da un diverso rapporto con l`altro sesso. "Un tempo era impossibile per la donna avere degli amici dell`altro sesso - spiega a sua volta il professor Paolo De Nardis, sociologo, docente alla Sapienza -, o meglio poteva averne ma meno liberamente frequentarli. Fino ad arrivare agli anni `70, dove in un certo senso il maschile e il femminile si scontrano. L`assoluta, e a volte forzata, affermazione di indipendenza della donna ribaltava il cliché ancora da qualche parte esistente fino a quel momento: l`uomo diventa "uomo oggetto" e il desiderio della donna di sperimentarsi e fare esperienze impedisce, di fatto, il rapporto equilibrato tra i due sessi."
Torna la donna con la gonna - "Oggi, invece maschile e femminile convergono - dice ancora De Nardis -, le donne vogliono tornare ad essere "donne con le gonne" senza però rinunciare alla propria indipendenza economica e alla propria libertà, ed è finalmente diventato del tutto normale per lei uscire con un uomo che non sia il proprio compagno, per chiacchierare, avere un confronto, condividere esperienze e novità, ma non necessariamente per fare sesso".
Non a caso la ricerca dice che il 77,7 per cento delle donne intervistate non reputa essere un segno di liberà avere frequentemente partner occasionali, mentre molte donne che si definiscono realizzate ritengono importante poter uscire con altri uomini che non siano il marito (85,5 per cento).
Saggezza e benessere - Emergono quindi nuove sfide. Lo stress e la mancanza di tempo sono mali del nostro tempo, quasi sconosciuti fino a qualche decennio fa, almeno nel mondo femminile. Oggi la mancanza di tempo si rivela dalla percentuale piuttosto bassa di donne che possono dedicarsi alla palestra (34 per cento) o a discipline antistress, come yoga, terapie alternative, centri benessere (appena il 10,3 per cento), preferiti alla cura di sé attraverso l`alimentazione (il 50,6 per cento sceglie un`alimentazione sana perché reputata importante) e la prevenzione, atteggiamenti sicuramente meno impegnativi anche se fondamentali. E, senza che vengano meno quegli archetipi eterni che da sempre caratterizzano la donna - la magia, l`emozione, l`impulso, la creatività -, ad essi si aggiungono, anche grazie alla maggiore informazione a cui è possibile far riferimento, equilibrio e consapevolezza, tenacia e tranquillità interiore. Un terza "era" dunque per il femminile.
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