Labbra a canotto, seni alla Pamela Anderson, zigomi tondi come mele renette. Il `ritocco barocco` spopola al Centro-Sud d`Italia e cattura soprattutto donne avanti con gli anni, attratte dagli eccessi e destinate a non arrendersi ai segni del tempo davanti allo specchio. E Roma, su questo fronte, la fa da padrona: spetta senz`altro alla Capitale il primato barocco della chirurgia plastica. Più sobrio il Nord, contenuto e misurato. Nel settentrione, infatti, a una sesta di seno si preferisce una terza abbondante, a un naso alla Janette Jackson un profilo alla Juliette Binoche. A tracciare la mappa del ritocco sfarzoso e rococò è Pietro Lorenzetti, direttore scientifico del Villa Borghese Institute di Roma, chirurgo plastico e docente all`università Cattolica di Porto Alegre, in Brasile, nel corso di un incontro, oggi nella Capitale, dal titolo `La donna, la bellezza`. Roma capitale del `ritocco barocco`, dunque. Ma si difendono bene anche Napoli e la Sicilia, mentre al Nord l`unica Regione dove ancora spopolano seni XXL e labbra piene e turgide è l`Emilia Romagna. "Dalla Toscana in su - spiega Lorenzetti - torna di moda la sobrietà, con un ritocco di gran lunga più naturale". E l`esperto, quanto ad eccessi, bacchetta i colleghi, spesso complici di metamorfosi caricaturali. "Dobbiamo fare una riflessione - afferma rivolgendosi all`intera categoria dei bisturi della bellezza - e chiederci, nonché far notare alle donne che si rivolgono a noi, se una bella ragazza di 18 anni ha forme così eccessive. Dobbiamo essere educatori, ed elargire consigli a piene mani alle nostre pazienti. Spiegare che alcune rughe di espressione sono naturali e vanno lasciate così come sono, senza cercare di cancellare ad ogni costo i segni del tempo, finendo così per assumere un aspetto estremamente finto. La verità - aggiunge con una stilettata ai colleghi dal bisturi barocco - è che `riempire` è molto facile, e spesso non si ha tempo per confrontarsi e parlare col paziente. Bisogna invece ispirarsi alla sobrietà, ai canoni classici della bellezza, evitando di intervenire con superficialità". Del resto la maggior parte delle donne italiane, secondo i dati di uno studio Censis presentati oggi per l`occasione, si piacciono per quel che sono (40,9%) o si apprezzano abbastanza, anche se ci sono alcune cose del loro aspetto che vorrebbero poter migliorare (43,7%). Non sembrano, inoltre, simpatizzare granché per il ritocco, apparentemente impermeabili al fascino della chirurgia plastica ed estetica. "Ma attenzione - avverte Lorenzetti intervenendo su quest`ultimo punto della ricerca - la quasi totalità delle italiane nega di essersi sottoposta a un intervento di questo tipo. Non amano sbandierare il ritocco ma preferiscono nasconderlo". E labbra a canotto e seni extralarge rendono sicuramente più ardua l`impresa: un altro aspetto da tenere in debita considerazione.
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