Mutui e Prestiti
Dal 1° luglio i proprietari di una
casa in caso di compravendita devono
fornirsi dell`attestato di
certificazione energetica (come
previsto all`art. 6 comma 1-bis,
lettera c del Dlgs 192/2005) ma le
nuove disposizioni danno la
possibilità di predisporre di una sola
certificazione energetica che vale per
tutto il condominio con un risparmio
notevole sui costi.
Cos`è la certificazione energetica
La certificazione energetica consiste
nell`assegnazione ad un edificio, o ad
un singolo immobile, di una classe
energetica (da A a G) come accade per
gli elettrodomestici. Questa consente
ad un acquirente di un immobile di
rendersi conto dei costi di gestione
che dovrà affrontare dopo l`acquisto.
Per alcuni edifici, ovviamente, non è
necessario redigere il documento come:
gli edifici inagibili, gli edifici che
ugualmente non comportano un consumo
energetico (portici, legnaie, ecc.),
gli edifici privi di qualsiasi
impianto (per i quali non si può in
alcun modo calcolare la prestazione
energetica), i fabbricati isolati, con
una superficie utile totale inferiore
a 5 metri quadrati.
Quando è possibile la certificazione
energetica comune?
Con il decreto del 26 giugno 2009 del
ministro del Sviluppo economico, è
possibile una certificazione comune
per quelle unità immobiliari che
presentano caratteristiche di
rendimento energetico simili.La
certificazione energetica comune è
possibile in base a delle condizioni:
le unità immobiliari devono presentare
delle caratteristiche di ripetibilità
logistica e di esposizione, come i
piani intermedi quelli che essendo
racchiusi dagli altri godono del
cosiddetto "furto di calore".
Il problema riguarda invece per le
abitazioni che sono collocate in
posizioni meno avvantaggiate. Per
queste si richiede una certificazione
singola. In particolare:
con impianti termici autonomi o
centralizzati con contabilizzazione
del calore, occorre un certificato per
ogni unità immobiliare
se ci sono appartamenti serviti da
impianto centralizzato che tuttavia si
diversificano dagli altri per
l`installazione di sistemi di
regolazione o per la realizzazione di
interventi di risparmio energetico,
ognuno dovrà fare il suo certificato.
Ad ogni modo, anche nei condomini in
cui sarà necessaria la certificazione
alloggio per alloggio continua a
essere conveniente deciderla a livello
di condominio. Questo perché, i muri
che racchiudono gli appartamenti sono
comuni e hanno identici indici di
trasmittanza termica. Inoltre anche il
tetto è comune e spesso le finestre
sono di identico tipo.
A chi conviene la certificazione?
La certificazione energetica comune
conviene a chi ha intenzione di
vendere il proprio appartamento entro
un breve periodo o darlo in affitto.
Non conviene quindi a coloro che hanno
intenzione di abitare la casa ancora
per molto tempo o non intende
affittarla a breve.
Questo perché la validità di un
certificato energetico ha validità 10
anni.
Quanto si risparmia?
Secondo l`Associazione certificatori
energetici le tariffe per la
certificazione si aggirano intorno ai
70-80 euro a certificazione per gli
appartamenti nei super condomini,
mentre nei condomini di medie
dimensioni la tariffa è di 100 euro,
mentre è di 400 euro il valore della
certificazione di un appartamento
singolo.Una certificazione condominale
seria dovrebbe invece costare circa
300 euro ad appartamento se la caldaia
è centralizzata e almeno 100 euro in
più se l`impianto è singolo.
Ciò potrebbe stimolare la domanda di
mutui e prestiti al consumo e mutui e
prestiti sull`acquisto della prima
casa.
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Notizie economia
Fonte: Tiscali
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