Mutui e Prestiti
Pil in forte contrazione nel 2009 e sostanzialmente stabile nel 2010. E` l`indicazione che arriva dal Bollettino economico della Banca d`Italia, che stima un calo del 5,2% quest`anno e, dopo un ritorno alla crescita produttiva, una variazione del prodotto interno lordo piatta l`anno prossimo.
Ci sono segnali di ripresa, ma restano incerti i tempi e la forza. Gli economisti di via Nazionale Bankitalia mostrano cautela rispetto alle prospettive di uscita dal tunnel della crisi economica. I segnali che arrivano a livello internazionale "sono incoraggianti, ma restano incerte la cadenza temporale e la forza della ripresa". Soprattutto "non è venuto meno il rischio che le ricadute della recessione sul mercato del lavoro possano ancora ripercuotersi in misura significativa sulla domanda finale".
Si allentano, ma non cessano, le tensioni sui mercati finanziari "grazie a un parziale recupero di fiducia e all`amplissima offerta di liquidità da parte delle banche centrali", si osserva, aggiungendo che "un`adeguata offerta di prestiti sarà essenziale allorchè riprenderà la domanda di finanziamenti per nuovi investimenti produttivi".
La recessione rischia di lasciare le sue conseguenze più negative nel mercato del lavoro. "I dati sulle forze di lavoro e sulle ore autorizzate di Cassa integrazione, aggiornati rispettivamente a marzo e a giugno, mostrano un preoccupante deterioramento del mercato del lavoro".
Si è arrestata nel primo semestre la caduta della produzione industriale. La contrazione dell`attività "si sarebbe arrestata nel corso del secondo trimestre. L`inflazione al consumo scenderebbe nella media dell`anno in corso allo 0,8%, riflettendo principalmente la caduta dei prezzi delle materie prime della seconda metà del 2008. Risalirebbe poi all`1,5% nel 2010.
Ciò potrebbe portare anche ad un aumento della domanda di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Milano Finanza
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