Mutui e Prestiti
Anche se può sembrare difficile, risparmiare sui finanziamenti per la casa si può, ma occorre dedicare un po` di tempo alla ricerca e sentire quale banca offre le condizioni migliori. Va detto che non esiste un "tasso migliore", ma esiste il tasso più adatto alla propria situazione finanziaria. Vanno tenuti in considerazione, come elementi chiave, per una scelta, la propria propensione al rischio e la variabilità del proprio reddito.
Corriere economia ha stilato una classifica delle domande più ricorrenti tra coloro che inviano al giornale alla sezione "I nostri soldi" (corriere.it) i loro quesiti in cerca di una risposta per una soluzione migliore. Eccone alcuni:
Meglio il mutuo a tasso fisso o variabile? Quali sono i rischi se i tassi si dovessero alzare?
Non si può dare una risposta certa a questa domanda anche se è quella più comune tra chi deve accendere un mutuo. Si calcola che un mutuo variabile da 100mila euro per 20 anni parte in media con una rata da 545 euro al mese, mentre con un fisso se ne pagano 700.
A conti fatti sembra non esserci confronto, ma in realtà non è sempre così, perché il valore di una rata dipende dal costo del denaro che è in continua oscillazione. Pertanto, il tasso variabile va scelto se si è in grado di sostenere una rata che da un momento all`altro potrebbe subire un aumento del 40-50% ovvero un aumento di 200 euro al mese e comunque è consigliabile su durate di finanziamento non eccessivamente lunghe (15 anni).
Se invece si vuole stare sicuri la scelta del tasso fisso è quella migliore: sempre la stessa rata da pagare per tutta la durata del finanziamento indipendentemente dal variare del tasso.
A condizioni standard di mercato sì. Secondo l`elaborazione di CorriereEconomia su dati Banca d`Italia e Mutuionline, coloro che hanno sottoscritto un mutuo variabile di 100.000 euro a partire dal 2005 (dal secondo semestre) fino ad oggi hanno risparmiato sul pagamento della rata. Ma come si diceva prima, se si vogliono fare sonni tranquilli è bene sottoscrivere un tasso fisso soprattutto per le durate di finanziamento lunghe e soprattutto per chi si indebita ai limiti delle proprie possibilità finanziarie. Per chi non è propenso al rischio è meglio il tasso fisso poiché per non rischiare sul tasso variabile bisognerebbe conoscere molto bene i mercati e il loro andamento.
Perché è difficile trovare banche che surroghino il mutuo?
La surroga sta diventando una condizione sempre più diffusa e richiesta ma, va detto che per la banca comporta non pochi costi.
Ci sono almeno tre situazioni per cui è difficile ottenerla: quando il debito residuo è basso, sotto i 40mila euro; quando il debito residuo è giudicato troppo altro rispetto al valore della casa: quando il reddito dei debitori non è giudicato sufficiente.
Avere un buon reddito da lavoro atipico e sostenere un affitto alto. Come mai però non si riesce a trovare un mutuo? Un mutuo viene concesso dalle banche secondo tre criteri: il valore della casa data in garanzia (oggi è difficile ottenere più del 60-70%), il reddito del debitore (la rata del mutuo non deve superare più del 30-40% delle entrate mensili), la sicurezza del lavoro (senza garanzie di terzi un lavoratore atipico oggi difficilmente ottiene un mutuo).
Conviene estinguere il mutuo in corso se si ha una somma sufficiente? Si tratta di investire la liquidità allo stesso tasso del mutuo. Più questo è alto, più l`estinzione è consigliabile.
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Fonte: Tiscali