Mutui e Prestiti
Una ripresa nell`Eurozona, si comincerà a vedere, su base trimestrale, solo a metà del 2010. Tuttavia la contrazione del Pil europeo nel secondo trimestre 2009 risulterà probabilmente meno severa di quanto non lo sia stata nel primo. Sono queste le stime espresse oggi dal presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, al termine della riunione del consiglio direttivo che ha lasciato, come previsto, i tassi di interesse invariati all`1%.
Tassi che attualmente risultano "appropriati", ha spiegato Trichet, ma che non rappresentano "il minimo livello possibile". Nel 2010, secondo Trichet, "dopo una fase di stabilizzazione ci sarà la ripresa". Sull`economia europea si faranno infatti sentire "effetti avversi ritardanti dovuti anche all`atteso ulteriore aggravamento del mercato del lavoro", ha proseguito il numero uno dell`istituto centrale, il quale ritiene che l`insieme di variabili e rischi ora risulti "più equilibrato" che in passato.
La Banca centrale oggi ha continuato a segnalare un orientamento verso una politica di costo del denaro invariato, almeno nel breve termine. Secondo quanto dichiarato da Trichet, "il calo dell`inflazione registrato nella zona euro a giugno, scesa per la prima volta nella sua storia a -0,1%, era atteso e riflette effetti temporanei non rilevanti per la politica monetaria, mentre per i prossimi mesi è atteso un ritorno a valori positivi del caro vita".
Trichet ha quindi rivolto un invito agli Stati europei in tema di exit strategy. "Il consiglio Bce", ha detto, "ritiene che il processo di aggiustamento strutturale debba cominciare al più tardi con la ripresa economica, pertanto nel 2011 bisognerà intensificare gli sforzi di consolidamento delle finanze pubbliche".
Per correggere gli importanti squilibri di bilancio attesi nell`eurozona, ha spiegato ancora Trichet, gli sforzi di risanamento strutturale dovranno essere ampiamente superiori al valore di riferimento, di 0,5% del Pil annuo e anzi, nei Paesi con elevato deficit e debito pubblico, l`aggiustamento strutturale annuale dovrebbe raggiungere almeno l`1% del Pil.
`Le banche, ha affermato infine Trichet, dovrebbero prendere misure appropriate per rafforzare ulteriormente la base del loro capitale e, dove necessario, beneficiare pienamente delle misure di sostegno adottate dai poteri pubblici, in particolare, per quanto riguarda la ricapitalizzazione.
Ciò potrebbe comunque favorire la richiesta nel lungo periodo di mutui e prestiti al consumo.
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Fonte: Milano Finanza