Quattro single trentenni in una grande città sono le protagoniste dello spettacolo teatrale Italian Sex in the city. Già dal nome dello show è chiaro che la fonte di ispirazione è la fortunata serie tv americana Sex and the City che alla fine degli anni Novanta ha rivoluzionato il modello femminile del piccolo schermo. Nel telefilm originale le protagoniste erano Sarah Jessica Parker, Kristin Davis, Cynthia Nixon e Kim Cattrall, mentre nella versione tricolore le quattro single avranno il volto di Maria Grazia Nazzari,la sexy Matilde Brandi, Manuela Morabito, e Stefania Barca. Samantha la "mangia uomini" avrà il volto di Matilde Brandi, una icona riconosciuta della tv tricolore sempre più divisa tra il lavoro e le sue piccole gemelle Sofia e Aurora.Matilde, partiamo da Italian Sex in the city si parte dal teatro, poi su Raidue e forse un serial tv, è stata coinvolta in un progetto molto ambizioso...
"Sex and the city è stato un successo mondiale. Noi siamo partiti dalla serie americana cercando di italianizzarla ambientandola a Roma. Ma i temi sono sostanzialmente gli stessi perché quando le donne si riuniscono sono sempre terribili".Ci sono dei paralleli tra il suo carattere e quello del suo personaggio?
"Io interpreto Samantha Jones la mangiatrice di uomini, ma il mio personaggio è diversissimo da me".Ha seguito la serie originale?
"Sì ho seguito per anni Sex and the city quindi conoscevo i temi trattati. Non ho visto il film che è uscito nel 2008".Chiusa questa esperienza quali sono i suoi prossimi impegni?
"Per tutta l`estate condurrò un programma musicale simile al Festivalbar. Per l`autunno sto valutando varie proposte sia in tv che in teatro".Come riesce a conciliare gli impegni lavorativi con quelli di mamma?
"Bella domanda (ride ndr.). Sofia e Aurora hanno tre anni e mezzo quindi sono già un po` più grandi, ma restano due pesti. Prima dovevo seguirle passo per passo, ma ora fanno comunella e poi ci sono i nonni e la tata. Un vero staff che le segue".Lei ha esordito giovanissima nel mondo dello spettacolo. Dopo quasi vent'anni qual è il suo bilancio?
"Il bilancio è facile farlo anche mette sempre un po` di paura perché significa che l`età avanza. Comunque la mia valutazione è positiva perché penso che forse andava andare meglio, ma anche decisamente peggio".C`è una grande occasione mancata nella sua carriera?
"Mi sarebbe piaciuto condurre il Festival di Sanremo, ma non è detto che prima o poi ci riesca. Invece mi piacerebbe lavorare nuovamente in uno show del sabato sera. Un tempo c`erano dei programmi di un certo livello con musica e danze, ora ci hanno messo la distribuzione dei pacchi".Parteciperebbe a un reality show?
"Me l`hanno proposto, ma un reality come l`Isola dei famosi non fa per me. Non vedo perché devo andare in un posto per soffrire la fama e per litigare con gli altri concorrenti. Avevo valutato la proposta di Reality Circus, lo show condotto da Barbara D`Urso, ma poi ho rifiutato perché dovevo seguire le bambine".Lei che nasce artisticamente come ballerina, cosa pensa dei talent show?
"Il talent show più popolare, Amici, ha avuto il merito di riaprire le scuole di ballo che vivevano un momento di crisi. Poi però si è dato spazio più al litigio e alle critiche che non al talento dei concorrenti questo non mi è piaciuto. Però il successo di Marco Carta prima in tv e poi a Sanremo è un segnale sicuramente positivo. Il Festival aveva bisogno di trovare consensi anche tra i giovani, perché Al Bano, Iva Zanicchi e Patty Pravo coinvolgono il pubblico tradizionale".
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Fonte: Tiscali