Mutui e Prestiti
Le voci provenienti da più parti, ma tutte autorevoli, ricordano che la recessione è ancora una realtà e che nella migliore delle ipotesi sarà necessario attendere il 2010 per uscire dal tunnel. Secondo la World Bank l`economia andrà incontro una contrazione del 2.9% nel 2009, un peggioramento sensibile rispetto alla stima precedente, di marzo, che prevedeva un calo dell`1.7%. Dello stesso avviso la Bce, per la quale la recessione globale sarà peggiore delle attese, soprattutto per le economie più industrializzate che vedranno una contrazione del Pil marcata. Jean-Claude Trichet, in un discorso a Madrid, ha dichiarato che "esistono ancora rischi di una improvvisa emergenza per una inaspettata turbolenza dei mercati finanziari". Per il presidente della Bce "attualmente siamo ancora in una fase di discesa dell`economia" anche se di recente segnali di rallentamento della fase di contrazione ne sono stati inviati. I governi dovranno gestire una fase delicata in futuro, il passaggio dalla attuale situazione in cui sono state adottate misure straordinarie per fronteggiare la crisi ad una in cui le politiche adottate dovranno essere sostenibili anche nel medio periodo. E solo grazie al contributo di India e Cina il Pil delle economie emergenti sarà positivo. La Banca Mondiale prevede per i paesi in via di sviluppo infatti un aumento del Pil dell?1,2% (precedente +2,1%), che diventa tuttavia il ?1,6% escludendo Cina ed India (per questi due paesi le stime sono state invece riviste in meglio, rispettivamente, dal 6,5% al 7,2% e dal 4% al 5,1%). Per il Pil globale il ritorno alla crescita è previsto per il 2010: l?aumento dovrebbe essere del 2% (la precedente stima era comunque superiore, il 2,3%) mentre i paesi in via di sviluppo dovrebbero salire del 4,4% (solo il 2,5% escludendo Cina ed India). Sintomatico il caso della Russia, per la quale le stime parlano di una contrazione dell`economia del 7,5% nel 2009 a seguito del collasso della produzione industriale e del calo degli investimenti che hanno comportato anche l`inevitabile crisi del mercato del lavoro.
L?indice della borsa di Mosca, l`Msci Russsia, dai massimi di giugno, ha perso quasi un quarto del suo valore, a fronte ad esempio di una flessione dell`8% circa subita dall`Eurostoxx 50 nello stesso periodo. Una caduta così rapida rispecchia il timore che i mercati hanno riguardo le prospettive di uscita dalla crisi, timore sicuramente più accentuato per quei paesi come la Russia che sono stati colti dalla recessione a metà di un guado, di una fase di passaggio da economie in via di sviluppo a sistemi economici maturi.
Ciò non favorisce, a causa della paura, la situzione dei mutui e dei prestiti che sono in netto calo rispetto agli anni passati.
Foto
Notizie economia
Fonte: Tiscali