Mutui e Prestiti
La crisi che ha colpito l`economia mondiale non fa più paura, perlomeno non come qualche mese fa. Stando agli ultimi dati, la fiducia dei consumatori inizia lentamente a risalire la china. In cima alla lista degli ottimisti ci sono gli americani, a seguire i tedeschi, timidamente inziano a far capolino persino gli italiani. A maggio, secondo gli ulltimi dati Isae, anche nel Bel Paese si è ripreso a sperare.Gli italiani intravvedono la luce - Al di là dei dati poco confortanti che giungono dall`Istat, che parla di un calo del pil e di una disoccupazione record, qualche segnale positivo in termini di fiducia lo si intravvede dunque anche in Italia. Nel mese di giugno - segnala l`Isae - la fiducia dei consumatori ha registrato un incremento, passando al 105,4 da 104,9 di maggio, e portandosi sui livelli più elevati dal dicembre 2007. Migliorano in particolare le attese relative alla situazione economica del paese, al mercato del lavoro e alla possibilità di risparmio.Cresce la fiducia in una ripresa - Negli Usa, secondo un sondaggio realizzato per il quotidiano Usa Today, almeno il 36% delle persone intervistate sostiene che la situazione economica del Paese stia migliorando. Se si considera come punto di partenza l'inizio dell'anno, il dato è ancora più significativo perché mostra che sono raddoppiate le persone che la pensano così. In questo caso ad instillare maggiore fiducia nella gente è stata soprattutto l'elezione di Barack Obama: da quando il nuovo inquilino della Casa Bianca il 33% degli americani intervistati si dice soddisfatto di come stanno andando le cose. A ben guardare a gennaio la pensava così soltanto il 13% degli intervistati.Tedeschi più fiduciosi - Accomunati dallo stesso destino, con un pil che continua a scendere ed un mercato del lavoro in piena emorragia di posti, anche i consumatori tedeschi hanno scelto la strada dell`ottimismo. Malgrado i numeri, malgrado tutto: quasi dimenticando che la recessione con cui il Paese ha a che fare oggi sia la più profonda degli ultimi 60 anni. Una fiducia confortata dai numeri: l`indice del centro studi GfK di Norimberga mostra per il mese di luglio il secondo aumento consecutivo, a 2,9 punti, dopo la revisione al rialzo di giugno da 2,5 a 2,6 punti. Come per gli Usa, oltre al taglio dei tassi di interesse, si guarda con fiducia alle misure anticrisi el Governo.L'ottimismo come antidoto alla crisi – L`idea di fondo, condivisa in ambito privato ed imprenditoriale, è che guardare con fiducia al futuro possa innescare un meccanismo benefico per tutti. Sia per l'imprenditore che è meno propenso a licenziare, sia per le famiglie che sono indotte a consumare e a contribuire così a far ripartire la macchina. Da questo punto di vista, la storia ha tanto da insegnare: in caso di recessione – e i dati a partire dalla seconda guerra mondiale lo dimostrano – cinque o sei mesi di “customer confidence” segnalano d'altronde che l'economia sta per ripartire.L`American dream – Senza voler fare per forza i conti con i numeri, non sempre incoraggianti, l`americano che guarda al futuro con ottimismo ha dalla sua una sorta di impostazione genetica. Ed è con questo, il cosiddetto "American dream” che ci si confronta. Il popolo americano - rivelano gli studiosi di scienze sociali - è un gruppo tradizionalmente positivo e convinto dunque che il futuro sarà comunque migliore del presente.Si allontana lo spettro della crisi? - Se gli americani conservano il loro "dream" più che mai vivo ed esoricizzano la crisi "lavorando sodo perché alla fine la buona volontà paga", l`italiano comune si chiede, cercando al tempo stesso delle risposte, se un certo ottimismo sia ben riposto o se piuttosto i segnali siano ancora troppo timidi per ipotizzare un giro di boa. E` la solita diatriba, insomma, tra ottimisti e pessimisti.
Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di mutui e prestiti.
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Fonte: Tiscali