Mutui e Prestiti
Più che dagli inviti alla prudenza fatti dal segretario del Tesoro Usa Timothy Geithner, secondo il quale se da un lato il sistema finanziario si sta sbloccando dall`altro la ripresa economica potrebbe rivelarsi piu` lenta di quanto preventivato fino ad ora, gli investitori dovrebbero essere preoccupati da quanto comparso nell`ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria redatto dalla Bce. Secondo la Banca Centrale Europea infatti le banche dell`Eurozona potrebbero dover svalutare ancora titoli tossici e prestiti in sofferenza per 283 miliardi di dollari tra l`anno in corso ed il prossimo. Non si tratta di poca cosa, soprattutto considerando che per il momento, dall`inizio della crisi nell`agosto 2007, sono state operate analoghe svalutazioni per 366 miliardi di dollari.
A seguito di questi numeri l`istituto centrale ammonisce che i rischi per la stabilità finanziaria restano elevati e che il ciclo del credito potrebbe non aver ancora toccato il suo minimo. Ed anche se gli istituti europei sono patrimonializzati a sufficienza per fare fronte a nuove perdite (potenzialmente il 7% del capitale Core Tier 1 in caso di perdurare della crisi) è probabile che le svalutazioni rendano problematico il ritorno del mercato del credito alla normalità. Insomma, per usare le stesse parole del direttore generale del Fmi, Dominique Strauss-Kahn, in riferimento alla crisi economica e finanziaria "gran parte del peggio è ancora davanti a noi". Se da un lato quindi lo stesso Fmi ha rialzato le stime di crescita del Pil Usa per il 2009, portandole ad un -2,5% dal precedente -2,8%, e per il 2010, quando sarà possibile tornare ad un valore positivo, anche se per un risicato 0,75% (precedentemente atteso 0%), dall`altro lo stesso direttore generale del Fondo ammonisce sui rischi nei quali incorrerebbe l`economia se i principali governi abbassassero troppo presto la guardia.
Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di mutui e prestiti al consumo.
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Fonte: Tiscali