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"Lavoro: Una Mamma su 5 deve Smettere!"

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Lavoro e figli si rivelano un binomio difficilmente conciliabile per le donne italiane. Una su cinque lascia il posto al massimo entro un anno e mezzo dalla nascita del proprio bambino. E fra queste il 70% decide di farlo volontariamente, mentre la parte restante paga un precedente contratto a termine o il fallimento dell`azienda. Sono i dati, presentati da Bankitalia, basati su una ricerca condotta dall`Italian Birth Sample.

Il campione riguarda 50.000 nascite e mostra come "nell`arco dei due anni a cavallo della nascita, il 20% delle donne che lavorava prima della maternità esce dal mercato del lavoro, mentre solo il 4% inizia a lavorare dopo il parto". Circa i due terzi delle neo-mamme che abbandonano la propria occupazione dichiarano di averlo scelto "volontariamente", ma costrette dalla difficoltà di trovare il giusto equilibrio tra vita familiare e lavorativa. Tant`è vero che la probabilità di lasciare il lavoro diminuisce di circa 5 punti percentuali nelle regioni in cui c`è maggiore disponibilità di asili nido pubblici (ne usufruisce solo il 7% dei bimbi sotto i tre anni) e arriva addirittura a dimezzarsi in presenza di nonni disposti a fare da baby sitter.

La probabilità di uscita dal mercato del lavoro aumenta invece significativamente per le madri sotto i 24 anni (72%) e per quelle meno istruite (68% tra le donne che si sono fermate alla licenza media contro il 24,5% delle laureate) e addirittura triplica per le mamme che al momento del concepimento lavoravano a tempo determinato. Il "rischio-abbandono" scende invece per quelle occupate nel settore pubblico (37%): ciò è probabilmente dovuto sia all`alto "costo-opportunita`" di un`eventuale uscita sia alla maggior flessibilità consentita dall`impiego pubblico soprattutto in termini di orari.

Fra le dipendenti del settore privato, infine, la probabilità di abbandono sono maggiori per le operaie (37,6% a fronte del 12,9% registrato tra chi ha un ruolo manageriale) e per coloro che lavorano nei settori del commercio e dei servizi. Secondo Bankitalia, la "colpa" della particolare situazione che riguarda le neo-mamme in Italia ricade sui nonni e sul sistema di servizi per l`infanzia.
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Fonte: Tiscali







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