Mutui e Presiti
La Banca centrale europea varerà altre misure «non convenzionali» di politica monetaria a sostegno dell`economia. Lo ha annunciato oggi il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet durante la conferenza stampa successiva al consiglio direttivo della Banca centrale europea che ha ridotto il costo del denaro di un quarto di punto, all`1 per cento.
Cio potrebe portare ad una richiesta di mutui e prestiti a tassi vantaggiosi.-
Nella riunione odierna, ha detto il presidente, è stato deciso di procedere anche all`acquisto diretto di obbligazioni, nella fattispecie «covered bonds», o obbligazioni garantite, sulla scorta della strategia di quantitative easing già avviata dalla Fed e dalla Banca d`Inghilterra (quest`ultima proprio oggi ha alzato il piano di acquisti di bond a 76 miliardi di dollari e ha tenuto i tassi fermi allo 0,5%), per un valore di circa 60 miliardi (i dettagli di queste operazioni verranno annunciati solo in occasione della prossima riunione di inizio mese a giugno). La Bce, inoltre, effettuerà anche nuove operazioni di rifinanziamento a tasso fisso a scadenze più lunghe (da sei mesi a un anno) a favore delle banche commerciali.
La prima sarà annunciata il 23 giugno prossimo e avrà come tasso base il saggio applicato all`asta di rifinanziamento condotta ogni settimana dalla Bce. In seguito, il tasso «potrà comprendere anche uno spread rispetto al tasso dell`operazione principale, sulla base delle circostanze prevalenti al momento».
Le aste a 12 mesi saranno condotte in aggiunta a quelle normali e straordinarie a tre e a sei mesi e saranno a tasso fisso e con ammontare illimitato. Infine, la Bce ha deciso di allargare il gruppo di istituzioni ammesse alle operazioni di rifinanziamento alla Bei, la Banca europea degli investimenti che, a partire dall`8 luglio prossimo, potrà prendere parte, attraverso la Banca del Lussemburgo, a tutte le aste di rifinanziamento e accedere ai vari sportelli della Bce alle stesse condizioni di ogni altra controparte.
Trichet ha sottolineato che «in linea di principio» saranno acquistati covered bond (uno dei mercati «più danneggiati dalla crisi») denominati in euro ed emessi da società dell`Eurozona «per un volume previsto di 60 miliardi» circa. Le modalità dell`operazione saranno rese note dopo l`incontro del Consiglio direttivo del 4 giugno prossimo. «Abbiamo deciso solo per quanto riguarda i covered bond - ha ribadito il numero uno dell`Eurotower - non su altri strumenti di investimento».
Dopo il taglio deciso oggi, ha spiegato ancora Trichet, «il livello dei tassi di interesse nell`Eurozona è adeguato, pur non rappresentando il minimo», ma la Bce ha deciso la via dell`allentamento quantitativo alla luce del continuo calo dell`inflazione e della «grave» recessione in cui si muove la congiuntura europea. L`inflazione nell`Eurozona potrebbe risultare negativa a metà anno.
Trichet ha infine chiarito che in giugno sarà apportata una netta revisione al ribasso delle stime rispetto ai dati diffusi in marzo, per portarle in linea con quanto già annunciato da Commissione Europea e Fmi, mentre il secondo trimestre sarà negativo «ma molto meno di quanto visto in precedenza».
La Bce, del resto, ha deciso di tagliare di nuovo il tasso di rifinanziamento, di 25 punti base a un nuovo minimo storico dell`1 «in vista di tassi di inflazione sempre moderati a causa del forte calo registrato dai prezzi delle materie prime e del marcato indebolimento dell`attività economica nell`Eurozona e a livello globale». L`Eurozona, come il resto del mondo, «sta attraverso una fase di grave rallentamento economico con livelli di domanda dall`estero e interna sempre molto debole nel 2009, prima di una graduale ripresa nel corso del 2010». Gli ultimi dati e inchieste «suggeriscono, tuttavia, qualche primo segnale di stabilizzazione a livelli molto bassi, dopo un primo trimestre molto più debole del previsto».
Commentando l`emergere o meno di primi segnali di stabilizzazione, anche se ai minimi congiunturali, un messaggio già lanciato dalla Federal Reserve, Trichet ha spiegato durante il question time che «tutti hanno potuto vedere oggi un dato dalla Germania che può essere definito, per la prima volta, incoraggiante e tutti hanno potuto vedere una serie di dati coincidenti che segnano un miglioramento dopo una serie di indicazioni molto negative».
«Dopo una scivolone senza fine, possiamo vedere una stabilizzazione, ma bisogna essere realistici e sottolineare che si tratta di una stabilizzazione a livelli molto bassi. Dipenderà da noi, da quanto riusciamo a riportare fiducia tra tutte le parti che agiscono sul mercato, se questi primi germogli verdi di una possibile ripresa potranno diventare più verdi».
La valutazione, piuttosto negativa, fatta sull`andamento congiunturale in corso nel`Eurozona, ha sottolineato poi Trichet nel suo commento introduttivo, «tiene conto di una serie di previsti andamenti negativi, come il prevedibile peggioramento del mercato del lavoro» nell`Eurozona. Allo stesso tempo, gli indicatori disponibili sull`attese inflative sul medio-lungo termine segnalano che queste restano «saldamente stabili» intorno al livello giudicato più adatto dal Consiglio direttivo che è «di un livello inferiore, ma vicino al 2%».
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Fonte: Il Sole 24 Ore