Mutui e Prestiti
Vista con gli occhi di chi vende, la discesa dei prezzi immobiliari non lascia troppo spazio all`allegria. Vista con gli occhi di compra, però, è tutta un`altra storia. Perché è vero che in Italia le quotazioni degli immobili non sono crollate come in Spagna o negli Stati Uniti. Ma alcune abitazioni oggi possono essere acquistate pagando fino al 10-12% in meno rispetto a un anno fa. E non sempre si tratta di case di bassa qualità o collocate in periferia.
La tabella riporta una selezione dei maggiori ribassi rilevati in dieci grandi città dagli uffici studi di Gabetti, Tecnocasa e Ubh. Una "mappa delle occasioni" da cui trarre una prima utile indicazione. Anche se – è bene ricordarlo – la ricerca va sempre condotta sul campo. Via dopo via, piazza dopo piazza.
ciò potrebbe rivelarsi un buon investimento anche in prospettiva di mutui e prestiti a tassi vantaggiosi sul mercato.
Le aree in rosso
«Diminuiscono i prezzi dei tagli grandi, mentre si salvano i monolocali, sostenuti dal crescente numero di single e da una domanda a fini d`investimento in leggera ripresa», osserva Guido Lodigiani, dell`ufficio studi di Gabetti. «Nelle città con un tessuto urbano più povero, come Torino, Napoli o Bari, hanno sofferto di più le abitazioni di classe economica – prosegue –. Altre città come Milano e Firenze hanno visto scendere le quotazioni delle zone semicentrali». Completa il quadro Fabiana Megliola, dell`ufficio studi di Tecnocasa: «Le tipologie di alloggi signorili e di pregio mediamente hanno tenuto di più, perché sono quelle cui si rivolge un target medio-alto».
Nel 2008, più ancora dei prezzi, sono diminuite le compravendite. Secondo i dati dell`agenzia del Territorio, i contratti sono stati 686mila, il 15% in meno rispetto all`anno prima. Di fatto, molti venditori hanno preferito aspettare anziché limare la richiesta, mentre molti potenziali compratori hanno rinunciato: vuoi perché non sono riusciti a ottenere il mutuo, vuoi perché hanno scelto di non indebitarsi o di rinviare la spesa. Sempre il Territorio rileva che l`anno scorso gli acquisti accompagnati da un prestito ipotecario sono diminuiti del 26,8% rispetto al 2007.
Più tempo per scegliere
L`attuale scenario di mercato premia i compratori, ma ad alcune condizioni. «La domanda che si muove meglio è quella liquida», spiega Alessandro Ghisolfi, dell`ufficio studi di Ubh. I più avvantaggiati, insomma, sono coloro che possono fare a meno di un mutuo o contenerne l`entità entro il 50% del valore dell`immobile. «Le banche sono ancora prudenti nell`erogazione dei prestiti», conferma Megliola di Tecnocasa.
Oggi i compratori "liquidi" hanno due carte vincenti, come spiega Ghisolfi di Ubh: «La grande offerta permette di vedere immobili di tanti tipi, facendosi un`idea precisa del mercato locale. E poi ci sono maggiori opportunità di trattare sul prezzo». Senza trascurare il fattore tempo, come sottolinea Lodigiani di Gabetti: «Non c`è niente di più sbagliato che chiudere una trattativa sull`onda della frenesia, magari temendo di essere sorpassati da altri. Oggi, invece, c`è più tempo per decidere con calma».
Ripresa d`interesse
Se queste sono le buone ragioni per comprare, resta l`obiezione di fondo: non conviene aspettare un`ulteriore discesa dei prezzi? «I valori potrebbero scendere ancora – risponde Lodigiani di Gabetti – ma una casa è l`acquisto di una vita, quindi se si trova l`immobile adatto ai propri desideri, e se si ottiene un bello sconto, non ha molto senso attendere un ribasso». Anche per chi vende, dopotutto, firmare oggi potrebbe non essere una grossa perdita: a meno che l`acquisto non sia avvenuto molto di recente, la rivalutazione è garantita.
Intanto, il mercato muove i primi passi. Complice la bella stagione, le reti di vendita segnalano una ripresa delle visite negli alloggi. Trend confermato anche dal presidente di Scenari Immobiliari, Mario Breglia: «Stiamo conducendo una rilevazione in 90 cantieri e le prime indicazioni danno un aumento del 30-40% annuo delle visite alle case in costruzione. Non tutti questi contatti diventeranno rogiti, ma è un segnale di ripresa d`interesse».
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Fonte: Il Sole 24 Ore