SONETTO DEL DOLCE LAMENTO
Ho paura di perdere il prodigio
dei tuoi occhi di statua, e quella
nota
che di notte depone sul mio viso
il tuo respiro, solitaria rosa.
Ho dolore a vedermi in questa sponda
albero senza rami: e più mi angoscia
non possedere fiore, polpa o
argilla,
da dare al verme della mia agonia.
Se tu sei il mio nascosto tesoro,
se mi sei croce e spasimo bagnato,
se sono il cane e tu sei il mio
signore,
non mi togliere ciò che ho
conquistato
e le acque del tuo fiume siano
adorne
di foglie del mio autunno
stralunato.
G. Lorca