Mutui e Prestiti
L`indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in leggero progresso dello 0,18% a 8.727,3 punti, nel giorno in cui il Ministero delle Finanze ha reso noto che la bilancia commerciale giapponese è piombata in un deficit annuale per la prima volta da 28 anni. ossia dai tempi del secondo shock petrolifero. E` stata comunque una giornata senza una direzione precisa sui mercati asiatici, che restano cauti in vista di nuove raffiche di risultati aziendali e dell`esito dello "stress test" sulle grandi istituzioni finanziarie americane. Nell`esercizio fiscale chiusosi il 31 marzo scorso il Giappone ha accusato un deficit commerciale di 725,32 miliardi di yen, circa 7,3 miliardi di dollari, in quanto le esportazioni sono calate del 16,4% a 71.140 miliardi di yen mentre le importazioni sono scese del 4,1% a 71.870 miliardi.
Ciò potrebbe portare ad una crisi nella richiesta di mutui e prestiti.
Il trend ha visto un primo semestre caratterizzato dai rincari delle materie prime energetiche e una seconda parte dell`annata in cui l`export ha finito per dimezzarsi a causa del declino della domanda esterna causato dalla recessione globale. Così il surplus annuale verso gli Usa è sceso del 43% e quello verso l`Unione Europea del 39,7% (primo calo da sette anni), in presenza di una contrazione dell`export, rispettivamente, del 27,2% e del 23%. Nel solo mese di marzo le esportazioni sono crollate del 45,6% e l`import e` sceso del 36,7% : la bilancia commerciale e` riuscita a restare in territorio positivo (per il secondo mese consecutivo), anche se il surplus e` precipitato del 99% a 10,96 miliardi di yen.
Il ministro delle Finanze Kaoru Yosano ha dichiarato che e` tempo di "verificare se i prodotti e servizi made in Japan non stiano perdendo la loro competitivita` internazionale", mentre vari economsiti hanno sottolienato che il modello economico complessivo del Paese deve spostarsi verso una maggiore dipendenza dalla domanda interna. Oggi in Borsa e` spiccata la performance molto positiva di societa` tecnologiche che, secondo le anticipazioni, stanno per chiedere l`accesso a finanziamenti pubblici nel quadro del piano governativo di sostegno all`economia: da Pioneer a Elpida Memory, fino a Toshiba.
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Fonte: Il Sole 24 Ore