Mutui e Prestiti
Il costo del denaro nell`Eurozona scende di 25 punti base, ma i mercati si attendevano una sforbiciata anche più drastica. Il presidente della Bce precisa: sulle eventuali misure non convenzionali si deciderà a maggio. Dal 2010 economia in graduale ripresa.
Quindi questo porteà senz`altro ad una richiesta maggiore di mutui e prestiti ed a una ripresa dei consumi.
«L`economia dell`eurozona si è indebolita ulteriormente nei primi mesi dell`anno e ci aspettiamo che rimanga debole per tutto il 2009 con segnali di miglioramento graduale nel 2010». Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet durante la conferenza stampa di fine meeting del consiglio direttivo che ha ridotto il costo del denaro di 25 punti base all`1,25%, il nuovo minimo assoluto nei 10 anni di storia dell`Istituto. L`Eurotower, già a inizio marzo aveva ridotto i tassi di 50 punti base all`1,5%. Ridotti parallelamente anche il tasso marginale sulle operazioni di rifinanziamento e quello sui depositi presso l`istituto centrale, rispettivamente al 2,25% e allo 0,25 per cento.
Il livello raggiunto oggi dai tassi in Eurolandia, ha sottolineto il presidente della Bce, «non è il minimo possibile» e «possiamo scendere ulteriormente, in modo molto, molto misurato». .Sul come è maturata la decisione «tutti igovernatori erano d`accordo sulla necessità di ridurre ulteriormente i tassi di interesse. Nessuno ha proposto di lasciarli invariati» ha detto ancora Trichet. La Bce comunque deciderà a maggio su eventuali ulteriori misure non convenzionali, che vadano cioè al di là della leva dei tassi
Prezzi in frenata nei prossimi mesi
L`inflazione, secondo la Bce, rimarrà «ben sotto il livello del 2% sia nel 2009 che nel 2010». «Il livello dei prezzi - ha proseguito il presidente delle Bce - calerà ancora nel corso dei prossimi mesi risentendo dei ribassi dei prezzi delle commodities degli ultimi sei mesi. Per questo - ha detto il numero uno dell`Eurotower - riteniamo che verso metà dell`anno registreremo dei livelli negativi di crescita dell`inflazione». Questo tuttavia non preoccupa i banchieri. «Nel lungo periodo l`inflazione tornerà a crescere» ha detto Trichet secondo cui, per ora, non ci sono rischi di deflazione, quanto piuttosto con una forma di disinflazione che porterà a livelli negativi di inflazione a metà anno.
La reazione delle Borse
Le Borse europee hanno rallentato il passo di colpo, dopo l`annuncio del taglio di 0,25 punti base del costo del denaro da parte della Bce. Gli investitori si aspettavano un ribasso di mezzo punto percentuale. Nella consueta conferenza stampa del pomeriggio, il presidente dell`Istituto centrale europeo Jean-Claude Trichet spiegherà se la Bce intende adottare anche misure «non convenzionali» come indicato dallo stesso presidente dell`Eurotower nel corso del meeting del mese scorso. In particolare ci si aspettano possibile notizie sul fronte dell`allentamento quantitativo, magari tramite l`acquisto di titoli del Tesoro o di obbligazioni di società europee.tassi sia il minimo che possiamo permetterci».
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Fonte: Il Sole 24 Ore