Enfatica, teatrale,
incredibile Olinda!
Non eri che una misera fanciulla
dal viso di statua affilato
come luna nuova,
dal passo di baccante
riposata e indolente.
Misera davvero e scalza
come una mendicante.
Progenie migratoria
a perdizione votata,
disposta a offrirti qual preda a chi vince,
piena di nostalgie verso i tuoi porti
meridionali,
dove forse di te farai ludibrio.
Pure nessuna donna
seppe più gaio riso
mescere nei suoi baci,
nessun braccio più lieve
si posò sul mio collo.
Ma come stella cade e non da tempo
di carpire un augurio,
così ti vidi, effimera, sparire
nel tuo nero destino. E mai saprò
se pietà m`ispirasti o forse amore.
V. Cardarelli