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"La BCE taglia i Tassi al 1.5%!"

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Anche la Banca d`Inghilterra taglia di 50 punti base il costo del denaro, ora al minimo storico dello 0,50%. Il presidente della Bce conferma il «grave rallentamento» dell`economia nel 2009, con stime del Pil tra -3,2 e -2.2%, e la «ripresa graduale» nel 2010 con il Pil tra -0,7 e +0,7%.
Ciò porterà ad una riduzione ulteriore sui tassi dei mutui e dei prestiti al consumo.

A Francoforte giovedì 5 marzo il consiglio direttivo della Bce ha deciso, come previsto, di tagliare di mezzo punto il tasso di rifinanziamento pronti contro termine, portandolo al minimo storico dell`1,50 per cento. Analogamente ha ridotto allo 0,50% e al 2,50% anche il tasso sui depositi e quello marginale. Ma può non essere finita: il livello raggiunto dai tassi di Eurolandia, all`1,5%, non è una soglia minima, ha detto infatti in conferenza stampa il presidente della banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, secondo cui «non è deciso a priori che l`attuale livello dei tassi sia il minimo che possiamo permetterci».

Le banche centrali di fronte a sfide «straordinarie»
Il presidente della Bce Jean-Claude Trichet ha detto che l`istituto centrale può usare misure «non standard» se necessario per combattere la crisi finanziaria in atto. Il numero uno della Bce ha detto che le banche centrali si trovano di fronte a sfide «straordinarie». «Stiamo tutti cercando di trovare le risposte appropriate e lo facciamo insieme, abbiamo una cooperazione stretta con i nostri amici dall`altra parte dell`Atlantico».In questo momento di crisi, secondo il capo dell`Eurotower, «abbiamo tutti bisogno di sostegno e di incoraggiamento. Chiediamo più integrazione finanziaria e dei mercati».

La Banca centrale europea rileva un «grave rallentamento» dell`attività economica, sia a livello globale sia nell`area euro, che ha trovato conferme nei dati delle indagini preliminari dei primi mesi del 2009. Tanto che i tecnici della Bce hanno effettuato una revisione al ribasso molto marcata sulle loro previsioni per l`economia dell`Unione monetaria: per quest`anno si attendono una recessione del Pil che si attesterà tra il 3,2 e il 2,2 per cento. Per il 2010 prevedono una «ripresa graduale» con un andamento del Pil tra il meno 0,7 o e il più 0,7 per cento. Previsioni riferite dal presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, durante la conferenza stampa a seguito del consiglio direttivo.

Nettamente riviste al ribasso anche le stime sull`inflazione: i tecnici della Bce prevedono quest`anno una crescita media dei prezzi al consumo nell`area euro che si limiterà tra lo 0,1 e lo 0,7 per cento, ha proseguito Trichet. Per il 2010 tra lo 0,6 e l`1,4 per cento. Peraltro il numero uno della Bce ha avvertito che «non è escluso che l`inflazione segni livelli negativi» nel corso dei prossimi mesi

Rinviata a ottobre la riunione della Bce a Roma
Slitta all`8 ottobre prossimo la riunione a Roma del consiglio direttivo della Banca centrale europea, che inizialmente era sta prevista per il prossimo 2 aprile. Lo ha riferito il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, durante la conferenza stampa a seguito del Consiglio direttivo: «Il prossimo meeting si farà qui a Francoforte e non in Italia». La riunione prevista in Lussemburgo dovrebbe invece svolgersi il 2 luglio, ha aggiunto Trichet. Tradizionalmente, due volte l`anno la riunione di inizio mese del Consiglio direttivo della Bce si tiene a rotazione nelle capitali dell`area euro, invece che presso la sede istituzionale a Francoforte.

Sulle possibili difficoltà di Paesi del centro ed est Europa, che fanno parte dell`Unione europea, la Bce richiama all`applicazione di regole e sistemi di intervento esistenti, regole che è «importante» non modificare. Per la stessa stabilità d`insieme dell`area euro e dell`Ue, «èmolto importante evitare di suggerire che alcuni stati sono in tali situazioni da dover cambiare le regole", ha avvertito Trichet in conferenza stampa. «A questo stadio la nostra posizione è che è estremamente importante non cambiare alcun framework, abbiamo le regole per gestire le varie evenienze», sia per l`area euro che per tutta l`Unione europea a 27.

Londra al minimo storico
Sempre oggi, giovedì 5 marzo, anche Banca d`Inghilterra ha tagliato il costo del denaro di un ulteriore mezzo punto portando i tassi allo 0,50%. Si tratta di un nuovo minimo per il costo del denaro nella storia della Boe che fu fondata nel 1694. Il comitato di politica monetaria ha anche votato per adottare la strategia del «quantitative easing», che prevede di immettere ingente liquidità sul mercato per cercare di sbloccare i rubinetti del credito a favore di imprese e privati.

La decisione della Banca d`Inghilterra era ampiamente prevista dal mercato, visto che l`istituto centrale britannico sta facendo il possibile per rilanciare l`economia. Si tratta del sesto taglio dei tassi da ottobre ad oggi ma per gli industriali ciò non è sufficiente visto che le banche nazionali continuano a non erogare prestiti per far partire la ripresa. «Anche se questa ulteriore riduzione dei tagli aiuterà la fiducia delle imprese e dei consumatori, è improbabile che abbia un grande impatto nel rendere il credito più disponibile,» ha spiegato alla Bbc Ian McCafferty, capo economista della Confindustria britannica. Inoltre, sostengono i critici, i tassi a questi livelli danneggiano i risparmiatori.
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Fonte: Il Sole 24 Ore






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