Mutui e Prestiti
Le Banche
Benché più cari rispetto ai vicini europei (secondo i dati dell'Economist intelligence unit i conti italiani (182 euro) superano addirittura quelli tedeschi (161), notoriamente elevati, seguiti da quelli francesi (100) e inglesi (40)), i conti correnti italiani offrono qualche margine di risparmio se si utilizza il canale telematico. L'e-banking infatti permette di abbattere i costi “superflui” grazie alle basse commissioni applicate alle operazioni online. La modalità Internet di gestione del proprio conto permette bonifici gratuiti o al risparmio, spendendo anche 2-3 euro in meno ad operazione rispetto ai 3-4 euro di commissione a sportello. Anche acquistare e vendere titoli costa meno, si parla di commissioni sotto lo 0,2% e se l'estratto conto si controlla online si risparmiano i 2 euro di invio.
Se si dice addio al vecchio conto di filiale i risparmi sono poi anche maggiori. Per Pattichiari, consorzio di 167 banche italiane, canone azzerato, operatività online illimitata, commissioni limate fino allo zero, permettono ad una famiglia media un risparmio superiore anche al 50%. Per un nucleo con esigenze medie che fa circa 169 operazioni si passa da un costo annuo di 166 euro a 78 euro.
I conti light o low cost vanno invece bene se si sceglie di fare poche operazioni o se si è disposti a ridurne il numero pur di risparmiare, il rischio è quello di superare il tetto massimo di operazioni previste (15-20 i limiti operativi stabiliti di norma dalle banche) e pagare persino di più rispetto al c/c tradizionale.
E' consigliabile, per iniziare a risparmiare, limitare l'estratto conto solo una volta all'anno, i dossier titoli a due, mentre i contanti è sempre meglio prelevarli dallo sportello del gruppo dove non sono previste commissioni (almeno quando possibile).
La Casa
La casa del 2009 ha un tetto di costi leggero se si sfruttano le agevolazioni fiscali predisposte dal Governo. Sul versante ristrutturazioni sono principalmente due i fronti del risparmio:
1. detrazione di imposta al 36% fino al 2010 per gli interventi di ammodernamento infrastrutturale entro i 48.000 Euro;
2. sgravi al 55% (sempre fino al 2010) per la riqualificazione energetica degli edifici e per l`installazione di pannelli solari o per la rottamazione di vecchie caldaie e la loro sostituzione con nuove caldaie ad alta efficienza.
Rispetto alle detrazioni al 55% il decreto anti-crisi (DL 185/08) recentemente varato ha in parte modificato le procedure per usufruire dell'agevolazione fiscale riservata a chi effettua interventi che migliorino le prestazioni energetiche degli edifici nel 2009 e 2010, ma anche per chi li ha già effettuati nel 2008.
Secondo le norme vigenti chi intenda usufruire della detrazione del 55% delle spese già effettuate nel 2008, ha l'obbligo di prenotare il beneficio fiscale inoltrando una richiesta, esclusivamente per via telematica (anche attraverso gli intermediari abilitati), all'Agenzia delle Entrate tra il 15 gennaio e il 27 febbraio 2009.
Occorrerà poi attendere la risposta dell'Agenzia la quale – dopo aver esaminato le istanze secondo l'ordine cronologico di invio - dovrà comunicare, entro 30 giorni, al richiedente del beneficio se la sua istanza è stata accolta; in caso di silenzio, l'istanza dovrà ritenersi respinta (silenzio-rifiuto).
Diverse le finestre temporali per quanti abbiano sostenuto le spese nel 2009 e nel 2010, che avranno tempo tra il 1° giugno e il 31 dicembre di ciascun anno per avanzare domanda.
Le detrazioni saranno sottoposte ad un limite di spesa stabilito annualmente e di conseguenza soggette ad esaurimento. Per aver notizia dell'esaurimento dei fondi stanziati basterà tener sott'occhio il sito dell'Agenzia delle Entrate, ma cosa succederà agli esclusi? Le persone fisiche che hanno effettuato interventi nel 2008 e che non faranno in tempo a prenotare la detrazione del 55%, dovranno accontentarsi della detrazione del 36%, che prevede un tetto di spesa di 48 mila euro. Nulla è previsto invece per i soggetti Ires che hanno effettuato interventi nel 2008 e che, se vedranno sfumare il 55%, non potranno neppure richiedere le agevolazioni del 36%.
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Fonte: Tiscali