Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad una escalation di violenze sessuali contro le donne. Ma quali sono le conseguenze psicologiche che esse dovranno affrontare durante la loro vita? La violenza sessuale è il rapporto sessuale ottenuto per mezzo della violenza o della minaccia con un partner non consenziente. Esclusi gli omicidi e le gravi lesioni personali, la violenza sessuale costituisce la più grave e distruttiva invasione personale.
La donna che ha subito uno stupro può reagire con varie modalità. Alcune reagiscono immediatamente, altre dopo molto tempo ed anche il recupero rispetto al trauma subito può variare in base a risorse personali e ai trattamenti psicologici messi in atto. La maggior parte delle donne violentate manifesta sintomi di ansia acuta nelle settimane successive all`aggressione e un terzo delle donne che subiscono violenza sviluppa il disturbo post-traumatico da stress (PTSD, post-traumatic stress disorder).
La persona a cui viene diagnosticato questo disturbo deve essere stata esposta a un evento traumatico che ha causato paura intensa, sentimenti di impotenza o di orrore. Altri criteri per questo tipo di diagnosi comprendono il rivivere persistentemente l`evento traumatico, l`evitamento di stimoli associati al trauma, una manifesta attenuazione della reattività generale, un aumento persistente dell`attivazione psicofisiologica. Tali criteri devono manifestarsi per almeno un mese.
In particolare, chi ha subito violenza ricorda spesso il trauma vissuto oppure ne rivive il ricordo durante incubi notturni. Inoltre, può essere turbata da tutto ciò che può essere associato all`evento traumatico (come ad esempio l`oscurità se lo stupro è avvenuto di notte). Di conseguenza la persona tende ad evitare gli stimoli associati all`evento oppure cerca di evitare di ricordare, manifestando una memoria frammentaria e disorganizzata rispetto al fatto. Inoltre, può reagire rivelando un diminuito interesse per gli altri, un comportamento volto al distacco e all`estraniamento associato ad una incapacità di provare emozioni positive.
La donna in pratica oscilla continuamente da una fase in cui rivive mentalmente l`evento ad una fase in cui vive le emozioni in modo annebbiato. Per quanto riguarda l`attivazione fisiologica, i sintomi comprendono difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, difficoltà di concentrazione, ipervigilanza ed esagerate risposte di allarme. Fra le persone con PTSD sono comuni pensieri di suicidio, esplosioni di rabbia e sintomi fisici correlati allo stress. Naturalmente la gravità del trauma influenza lo sviluppo successivo del PTSD.
Oltre al disturbo post-traumatico da stress esiste anche il disturbo acuto da stress (ASD, acute stress disorder). Si parla di ASD quando i sintomi si manifestano da 2 giorni a 1 mese dopo l`evento traumatico. A parte la durata, i sintomi sono simili a quelli del PTSD. Fino al 90% delle donne dopo uno stupro ne riportano i sintomi. Più di due terzi dei soggetti a cui viene diagnosticato un ASD finiscono per sviluppare, nell`arco di 2 anni dal trauma, un disturbo post-traumatico da stress (Kring, Davison, Neale & Johnson, 2008). Altre reazioni ad uno stupro possono comprendere depressione, rabbia, senso di vergogna, senso di colpa, problemi a livello sociale e relazionale, problemi sessuali, disturbi dell`alimentazione, autolesionismo.
Chi ha subito uno stupro può mettere in atto strategie difensive per affrontare il dolore che alla lunga possono rivelarsi inefficaci e generatrici di ulteriori gravi problemi. Ad esempio una donna violentata può assumere alcol o psicofarmaci che possono creare una dipendenza e che non la aiutano ad affrontare il problema se non è supportata adeguatamente da un punto di vista psicologico.
Per questo motivo sono nati in Italia moltissimi centri di accoglienza per le vittime di violenza sessuale. In tal senso è fondamentale che la donna sia accolta, protetta, rassicurata, ascoltata con rispetto, senza essere né giudicata né colpevolizzata. Questo perché affrontare le conseguenze di una violenza richiede una grande forza non solo da parte della vittima, ma anche dalle persone che le sono vicine che possono reagire con sentimenti di violenza e rabbia nei confronti dell`aggressore o degli aggressori.
È importante che sia la vittima sia le persone a lei care non siano lasciate sole ad affrontare il trauma della violenza subita e ancora di più che il mondo non si limiti a guardare con senso di impotenza l`aumento di atti violenti nei confronti delle donne, ma che le affianchi nel loro dolore sia da un punto di vista psicologico che legislativo.
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Fonte: Tiscali