Mutui e Prestiti
Recessione e stretta creditizia frenano la corsa del mattone nell`area euro. Lo certifica il Bollettino mensile della Banca Centrale Europea. Rispetto ai picchi del 2005 (quando le quotazioni degli immobili facevano segnare aumenti del 7,7%) nella prima metà del 2008 l`aumento è stato del 2,7%. Un dato che diventa negativo (-0,8%) se si tiene conto dell`inflazione.
In Italia, il terzo mercato nell`area euro, è tra i paesi in cui il rallentamento è stato più contenuto. Rispetto ad un aumento annuale medio del 7,5% (nel periodo tra il 1999 e il 2005) il 2008 ha fatto segnare un apprezzamento del 4,2%. In altri paesi, che hanno visto in passato registrare aumenti a due cifre, si è assistito ad un vero e proprio scoppio della bolla immobiliare. È successo soprattutto in Irlanda, che nel 2008 ha visto i prezzi delle case scendere del 9,4% dopo una crescita annuale media del 12,2%, tra il 1999 e il 2005. Più rilevante, in ragione del maggior peso del mercato, è la frenata dei prezzi in Spagna. Nella seconda metà dello scorso anno i prezzi sono scesi dell`1,4% a fronte di un aumento medio del 13,8%, tra il 1999 e il 2005. È interessante osservare poi l`andamento nei primi tre trimestri del 2008, in un mercato di peso come quello francese (il secondo dopo quello tedesco). L`aumento infatti passa dal 4,3% del primo trimestre allo 0,4% del terzo,
Quali sono le ragioni di questo raffreddamento? «C`è stato un calo della domanda dovuto a un`irrigidimento dei criteri per la concessione di mutui immobiliari» scrive la Bce. La recessione fa paura. Le banche colpite dalla crisi si fidano di meno e concedono i mutui immobiliari a tassi maggiori (secondo un`indagine dell`Eurotower è successo al 41% degli istituti europei nel quarto trimestre 2008). Per questo la domanda di prestiti per l`acquisto di case è fortemente calata (-63% e -64% nel terzo e quarto trimestre 2008). E lo stesso è successo al tasso di crescita dei prestiti erogati è sceso dal +12% del 2006 ad un misero +1,7% del di dicembre 2008. Questo non ha fatto altro che raffreddare le quotazioni del mattone soprattuto in quei paesi, come la Spagna e l`Irlanda in cui le banche si sono comportate in maniera più disinvolta nella concessione dei prestiti.
L`analisi è confermata anche dal centro studi di Tecnocasa, che quest`anno prevede un calo tra il 4 e l`1% dei prezzi delle case. «Nel 2009 - si legge nelle previsioni pubblicate il mese scorso - le banche si comporteranno ancora in maniera selettiva e prudenziale nella concessione dei mutui. A risentirne saranno in particolare alcune categorie come gli stranieri, le famiglie monoreddito o i lavoratori con contratti a tempo determinato».
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Fonte: Il Sole 24 Ore