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"Come Pagare meno tasse!?!"

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Pagare meno tasse in tempo di crisi. Il tutto, ovviamente, rispettando le regole del gioco e sfruttando al massimo le possibilità che l`ordinamento tributario mette a disposizione delle imprese, piccole e grandi che siano. Una strada difficile da percorrere, ma che in questi primi mesi del 2009 di recessione sarà certamente battuta dalle società e dai loro consulenti.
Gli obiettivi da raggiungere sono in fondo due: dilazionare quanto più possibile i pagamenti all`Erario e soprattutto ridurre il carico fiscale, necessariamente agendo sull`imponibile, per sfruttare appieno l`abbattimento delle aliquote Ires e Irap.

Il percorso da seguire è indicato dalle misure di alleggerimento introdotte negli ultimi tempi come, ad esempio, la deduzione Irap del 10 per cento ai fini delle imposte dirette o, ancora, gli ammortamenti anticipati per i beni acquistati nel 2008, giunti ormai all`ultimo appuntamento. Ma ci sono anche le rivalutazioni degli immobili (per maggiori dettagli si vedano le pagine 2 e 3 della sezione «Norme e Tributi» di oggi) così come la possibilità di rateizzare i debiti fiscali e contributivi. E per chi cerca di posticipare i pagamenti, magari per fronteggiare carenze oggettive di liquidità, c`è la misura del decreto anti-crisi che riduce le sanzioni sui tardivi versamenti per chi ricorre al ravvedimento operoso. O, ancora, c`è da sfruttare la piena operatività sull`intero anno 2008 del taglio al cuneo fiscale e la nuova disciplina delle spese di rappresentanza, che se ben utilizzata dalle piccole e medie imprese, consente l`integrale deducibilità di tutti gli oneri sostenuti.
Ci sono poi alcune misure che fanno da cornice o, meglio, che vedono le imprese come soggetti passivi dovendosi affidare, giocoforza, all`operato dell`amministrazione finanziaria. Da una parte, i rimborsi ultradecennali, su cui – come ha dichiarato lo stesso direttore dell`agenzia delle Entrate, Attilio Befera, intervenendo a Telefisco 2009 – il Governo, con il decreto anti-crisi, ha voluto rilanciare per arrivare in tempi rapidi alla loro completa liquidazione. Dall`altra, gli studi di settore, che andranno "tarati", entro marzo o a più riprese in base alle esigenze che si presenteranno nel corso del 2009, sui reali effetti della crisi economica.

La ricerca delle contromosse comincia con la imminente chiusura del bilancio 2008. Venuta meno la possibilità di anticipare gli ammortamenti, alle imprese resta un`ultima chance con riguardo ai beni strumentali nuovi che sono stati comprati e che sono entrati in funzione nell`esercizio appena chiuso. La Finanziaria 2008, in attesa di una revisione dei coefficienti di ammortamento ancora non arrivata, ha previsto che non si applichi la riduzione alla metà dell`aliquota, con possibilità di stanziare il solo 50% nel conto economico, deducendo la restante quota solo nel modello Unico, evitando con ciò di penalizzare ulteriormente il risultato dell`esercizio. Il raddoppio della aliquota ordinaria non riguarda le autovetture, tranne quelle che costituiscono beni strumentali nell`attività propria dell`impresa (noleggiatori, autoscuole eccetera).
Per attenuare il carico fiscale, le imprese che impiegano dipendenti a tempo indeterminato possono avvalersi delle deduzioni Irap che, per l`anno 2008, spettano in misura piena pur dovendo scontare una modesta riduzione della quota fissa (da 5.000 a 4.600 euro) corrispondente al calo dell`aliquota (dal 4,25% al 3,9%) disposto dalla Finanziaria 2008.

Le imprese fanno anche i conti con le nuove regole sulle spese di rappresentanza, basate su una deduzione integrale fino a un tetto annuo commisurato al fatturato. Per le Pmi (ricavi fino a 10 milioni di euro), la disciplina in vigore dal 2008 prevede sconti fino all`1,3% del fatturato, tetto generalmente in grado di coprire per intero gli oneri di questo tipo, considerando anche che non è possibile cumulare gli omaggi di costo unitario fino a 50 euro.

Rispetto al passato, molte società potrebbero usufruire di deduzioni fortemente ampliate, dato che fino al 2007 tutte le spese di rappresentanza, anche di modesto ammontare, davano diritto a uno sconto solo di un terzo, da ripartire in cinque esercizi (di fatto una quota di un quindicesimo per l`esercizio di sostenimento). Per vitto, viaggio e alloggio offerto a clienti in visita all`azienda o a fiere, mostre e simili, è possibile escludere gli oneri dal confronto con la soglia massima, documentando adeguatamente l`attività svolta.
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Fonte: Il Sole 24 Ore








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