Nella fiamma mortale la luce ti avvolge.
Assorta, pallida dolente, eretta davanti
alle vecchie spire del crepuscolo
che ti girano attorno.
Muta, amica mia,
sola questa solitaria ora di morte
e colma di tutte le vite del fuoco,
pure erede del giorno distrutto.
Un grappolo di sole cade sulla tua veste scura.
Grandi radici notturne
improvvise ti salgono dall`anima
e quant`era in te occulto raffiora
si che un popolo pallido e azzurro
si nutre di te, appena nato.
O grandiosa e feconda e magnetica schiava
del cerchio che avvicenda il nero all`oro:
in piedi, rappresenta una creazione così viva
che muoiono i suoi fiori e colma è di tristezza.
P. Neruda