Tu mi portasti un pò di alga marina
Nei tuoi capelli, ed un odor di vento,
Che è corso lontano e giunge grave
D`ardore, era nel tuo corpo bronzino
-Oh la divina
Semplicità delle tue forme snelle-
Non amore non spasimo, un fantasma,
Un`ombra della necessità vaga
Serena e ineluttabile per l`anima
E la discioglie in gioia, in canto serena
Perché per l`infinito lo scirocco
Se la possa portare.
Come è piccolo il mondo e leggero nelle tue mani!
D. Campana