Il prossimo anno per i mercati sarà interlocutorio.
Sarà un anno interlocutorio anche per i prestiti personali ed i mutui.
Lo dicono i gestori. Una stagione di passaggio tra la crisi profonda del credito, che si è ripercossa sull`economia reale, e una ripresa graduale della fase espansiva. A bocce ferme, sottolineano gli esperti, ci sono buone probabilità che la recessione possa esaurirsi nel primo semestre del 2009. A questi livelli di valutazione le azioni hanno prezzi appetibili e hanno incorporato - c`è chi dice anche più del necessario - l`attesa diminuzione degli utili e dei dividendi. Ma la paura di essere sorpresi da nuove svalutazioni nei bilanci aziendali a effetto domino e da una contrazione della domanda globale più forte del previsto induce alla cautela nella definizione dei portafogli di investimento. Che si traduce, per investitori con profili di rischio/rendimento basso o medio, in una esposizione ridotta alle azioni a favore di liquidità e obbligazioni.
Il portafoglio 2009 per il risparmiatore prudente, pensato da Siu-Kee Chan di Ing I.M. e il portafoglio bilanciato, diversificato anche sul mercato azionario, costruito da Paris Horvitz di Axa I.M., prevedono entrambi una fetta importante di liquidità o investimenti in strumenti a brevissimo termine: Chan consiglia di destinare la metà della quota obbligazionaria, cioè il 40% circa di tutto il capitale, in prodotti del mercato monetario, cioè titoli con scadenza inferiore all`anno; Horvitz suggerisce di mantenere un cuscinetto di denaro prontamente disponibile pari al 10% del totale investito. Anche le scelte all`interno della componente azionaria sono difensive e privilegiano titoli di aziende che pagano dividendi, una fonte di rendimento in un periodo di discesa delle quotazioni, come le utilities e le tlc, e di settori meno sensibili alla contrazione dei consumi (health care, beni di consumo primari); non vengono trascurati, pur con un peso limitato, i titoli dell`energia, che hanno basse valutazioni, anche considerato il prezzo del petrolio, e i finanziari, che sono stati ipervenduti e potrebbero beneficiare di un miglioramento dei margini delle aziende. Le aree geografiche preferite sono quelle dei Paesi sviluppati, mentre gli emergenti sono ritenuti ancora troppo volatili nel breve periodo. Per la parte obbligazionaria, non si esclude una selezione di bond societari, che ora offrono un corretto premio per il rischio rispetto ai titoli governativi. L`approccio a una situazione di mercato molto complessa come quella attuale è completamente ribaltato, invece, per un investitore con una elevata propensione al rischio, nella concezione di Gianmarco Stanga di Mc Gestioni: sono proprio i settori più depressi e penalizzati che nascondono grandi opportunità nel lungo periodo e potranno recuperare con la ripresa economica: i Paesi Emergenti asiatici, il settore industriale, le materie prime.
Foto
Notizie economia
Fonte: Il Sole 24 Ore