| Dedica
`Ricorda che l`amore
a volte può far male
ma del mio tu non ti devi preoccupare
perchè non può finire
come l`acqua dentro al mare.`
Ciao papà.
Ciao per l`ultima volta, detto magari
distrattamente quel 12 febbraio 2019.
La vita fa ridere, questo l`ho capito.
Ho capito, sto capendo un sacco di
cose, prima fra tutte il fatto che io
capisca sempre DOPO come vivere. Sì,
ancora un po` mi odio per questo,
perdonami.
PERDONAMI, PAPA`.
Sono stata una figlia fredda,
cattiva.. Credo che impiegherò anni
per accettare di non essermi accorta
del tuo amore, ma solo delle tue
stronzate, che -sì, ok- erano tante,
però non ho mai provato a guardare
oltre.. La rabbia che nutro nei
confronti della mamma si sta
stabilizzando, mi dico che mi ha
tenuto lontana da te per sua profonda
ignoranza e per la vita difficile che
ha avuto, non è una cattiva persona..
Se solo si parlasse di più, però. Se
soltanto tu-come ti ho detto quando
abbiamo parlato a gennaio- mi avessi
portata a prendere un gelato (o una
serie di gelati) quando avevo 15
anni.. molto probabilmente ti avrei
odiato tanto, tantissimo, ma poi avrei
saputo DA TE quale fosse il tuo colore
preferito, che ti piaceva il sushi,
quali film o cantanti preferissi; e
rendendomene conto, magari dopo
qualche anno, ti avrei ringraziato
perchè mi avresti fatto conoscere chi
effettivamente fosse il mio papà.. Non
avrei dovuto andare alla ricerca dei
pezzi di te che il Brente, la
Carlotta, la Michela, Alan, Damiano
conoscevano..
"Do you love your father?"-
la domanda del monaco di Taizè
continua a rimbombarmi in testa.
"Yes, i do."- gli ho risposto.
Ma l`amore che provo è un amore a
metà, sento di provare un sentimento
che molto probabilmente è
complementare all`amore che tu hai
provato per me quando eri in vita:
finito ciò che ha potuto sentire il
tuo cuore, ha iniziato ad accendersi
prepotentemente il fuoco che ora arde
nel mio.
L`amore che provo è a metà perchè non
conosco il mio papà, la persona a cui
è "indirizzato" questo amore; una
persona così importante per la vita di
una figlia, generalmente.. Tutte le
volte che alla festa del papà vedevo
amiche, conoscenti scrivere papiri sui
social dedicati ai loro genitori mi si
fermava metaforicamente il cuore,
diventavo apatica, fredda come il
marmo. Io odiavo il mio di papà,
sarebbe stato folle per me pensare
cose del tipo "papà sei il mio eroe" o
stronzate simili. L`odio di una
persona (tra l`altro non una `persona
` qualsiasi ma un`adolescente )ferita,
però, è solamente ignoranza,
immaturità che hanno bisogno di essere
in un certo senso `domate`, educate,
non soffocate, nemmeno ignorate.
Dio Cristo.
Non sei mai stato nella mia vita,
papà. Perchè ti sei allontanato in
modo così definitivo? Perchè ti sei
creato una vita parallela invece di
provare a cambiare le cose? Di
parlare, di guardare in faccia la
realtà e accettarla? Valori cristiani
del matrimonio? Paura di separarti
dalla mamma?
Botte, sfuriate, video stupidi,
battutine,
ogni volta che provavi ad entrare
nella mia esistenza in modo brusco io
mettevo un muro ancora più alto.
Perchè non mi hai mai parlato? Perchè
non mi hai mai detto, tipo, "ho
bisogno di te, di conoscere mia
figlia"?
E` così assurdo, surreale.. Affrontare
la morte ti riempie di domande a cui
non ha nemmeno senso rispondere.
Molto probabilmente -almeno spero sia
così- cresciamo grazie a cumuli di
interrogativi irrisolti.. Il nostro
cervello è un po` masochista, non
trovi? Quanto siamo stupidi noi umani,
papy.. Forse tu avevi capito tutto..
Nonostante la tua pazzia sia veramente
stata tanta, è stata vera, ti ha
permesso di portare nel cuore la
semplicità, l`ingenuità della vita che
di solito gli adulti abbandonano
crescendo.
Tu eri egoisticamente felice. Punto.
Io non voglio essere come te.
Hai mentito molto, fatto palesi
cazzate. Ma mi hai insegnato tanto ed
ora, dopo 22 anni di vita sono pronta
a riconoscerlo.
L`enorme importanza della felicità
nella vita di una persona, il valore
incredibile che ha un sentimento;
grazie a te voglio smettere di aver
paura di ciò che provo, ciò che dico,
ciò che faccio, ciò che penso. Voglio
abbracciare, parlare, amare, ridere,
piangere, baciare, cantare tantissimo
perchè in quei momenti sono felice.
Perchè ogni volta che sono felice mi
sembra di stare un po` con te, papà..
Di vivere accanto a te tutto il tempo
che la vita stronza ci ha tolto..
tutte le sciate che avremmo fatto a
partire dall`anno prossimo, tutte le
passeggiate, tutte le pizze, tutte le
canzoni che non abbiamo potuto cantare
insieme. Nonostante il dolore tremendo
spacca ossa che affligge la mia anima
sanguinante, ti sento e voglio che tu
ci sia nel mio futuro.. quando mi
laureerò, quando avrò dei bimbi..
Sì, che stupida, sono stata così
stupida da non averti mai confessato
che erano tutte puttanate le mie, non
è vero che il sogno della mia vita è
vivere da sola con mille mila gatti.
Sto crescendo tanto, imparando tanto,
mi sto mettendo in gioco e in futuro,
se avessi la possibilità di farlo,
vorrei creare una famiglia mia, papà..
Vorrei insegnare a qualcuno le poche
stronzate che la mia pelle sta
apprendendo giorno dopo giorno perchè
-come ha scritto la nostra piccola Ari
ormai già sedicenne- la famiglia è
effettivamente il senso della vita...
Ora ti lascio, papy... Devo andare
avanti, svegliarmi fuori.
Grazie per tutto quello che sei e per
tutto quello che mi hai insegnato.
"Fai quello che puoi
ovunque sei
con quello che hai".
PERCHE` NON PUO`FINIRE
COME L`ACQUA DENTRO AL MARE.
Tua, PER SEMPRE, Valentina.
Inserito il 21/08/2019
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