A mettere in luce questa virtù della proteina Klotho è un team della Boston University School of Medicine (Usa), in uno studio presentato proprio a Boston in chiusura del meeting Actrims/Ectrims sulla sclerosi multipla.
Si chiama come la più giovane delle Parche, le divinità che nell`antichità tessevano al destino dell`uomo, la proteina che protegge i neuroni dal danno alla guaina mielinica provocato da malattie come la sclerosi multipla.
La proteina, che prende il nome della `tessitrice` figlia della Notte, era già nota per il suolo ruolo nella
longevità: gli animali in cui il gene di Klotho è mutato hanno una vita soprendentemente breve. Al contrario, i topi che esprimono più degli altri la proteina, vivono il 30% più. Vedendo che Klotho si riduce nella sostanza bianca del cervello umano che invecchia, ma anche nei casi di deficit della mielina, il team ha voluto chiarire il suo ruolo a livello neuronale. Così sono stati realizzati topi geneticamente modificati, trattati con una sostanza che danneggia i neuroni.
I ricercatori hanno visto che se il gene di Klotho viene spento, scatta un grave deficit della rimielinizzazione, mentre se l`interruttore genetico di Klotho viene messo al massimo le cose cambiano decisamente. La quantità di fibre nervose mielinizzate sono di gran lunga superiori: due volte di più rispetto a quelle degli animali normali. "Si tratta della prima descrizione in vivo del ruolo di Klotho come regolatore della rimielinizzazione nella materia bianca del cervello - afferma C.R. Abraham della Boston University School of Medicine, primo autore della ricerca - Dunque piccole molecole in grado di potenziare l`attività di Klotho potrebbero diventare nuove armi terapeutiche per la riparazione della mielina nella sclerosi multipla".
"E` un lavoro preliminare ma interessante - commenta Antonio Uccelli, dell`Università di Genova - Comprendendo il ruolo dei geni che regolano la riparazione della mielina, possiamo trovare il modo di indurre questo processo fondamentale per il cervello". Il tutto attraverso terapia genica, ma anche il più semplice "impiego di sostanze ad hoc", come
proteine e vitamine, in grado di indurre la sostanza un super-lavoro. Klotho potrebbe così tessere i filamenti della guaina mielinica che riveste i neuroni, proprio come la sua omonima faceva con la vita degli uomini.
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Fonte: Yahoo