Il Paese culla della dieta mediterranea vanta uno dei tassi più alti di obesità infantile. La percentuale di bambini italiani obesi e in sovrappeso è pari infatti al 31,6% della popolazione, seconda solo a quello degli
Stati Uniti, dove sono il 35,5%, tra i paesi occidentali. E` uno dei dati emersi al seminario sui costi dell`obesità organizzato a Milano dal Barilla center for food and nutrition.Nel mondo un bambino su 10, in età scolare, è obeso o in sovrappeso. Nei paesi Ocse la media è del 22,1%, e tra quelli con i tassi peggiori, oltre Usa e
Italia, ci sono Regno Unito (24,7%) e Brasile (22,1%), mentre la Cina è quella che registra le cifre più basse (5,2%), con Giappone (15,3%), India e Germania (19%). Tra le cause di queste pessime performance dei bambini italiani, c`é senz`altro "un problema di
attività fisica - spiega Gabriele Riccardi, docente di Endocrinologia presso l`università Federico II di Napoli - quasi scomparsa nelle scuole, e poco praticata nella vita di tutti i giorni".Il problema non è far fare 3 ore di nuoto a settimana al proprio figlio, ma farlo giocare all`aperto e muoversi ogni giorno. Bisogna ridurre l`apporto energetico e fare più movimento, almeno 30 minuti di camminata a passo svelto al giorno". Ma soprattutto nelle grandi città, lamenta il medico, non ci sono parchi dove poter far andare i figli a giocare da soli in sicurezza, né piste ciclabili.Senza contare "che i nostri bambini e adolescenti vivono in un ambiente obesogeno, pieno di tentazioni - spiega Riccardi - Nelle scuole ad esempio, spesso i distributori offrono solo bibite zuccherate e merendine. E tra le lamentele più frequenti dei genitori sulla refezione scolastica, c`é quella delle porzioni ridotte, e non magari per la poca quantità di frutta e verdura offerta".
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Fonte: Tiscali