La domanda, oltre le convinzioni dei credo religiosi è: è meglio sposarsi o è meglio convivere?
Al di là dei benefici di alcuni diritti civili, acquisibili con il matrimonio, alcuni ricercatori hanno effettuato una ricerca sulla felicità nell`ambito della
convivenza e del matrimonio.
Secondo la psicologa Secondo Kelly Musick, responsabile della ricerca, le coppie sposate godono di indubbi benefici di tipo materiale, ma quelle conviventi vivono una condizione di maggiore serenità, emotive e psicologica. "Il matrimonio è da tempo un`istituzione sociale importante, ma negli ultimi decenni le società occidentali hanno sperimentato una crescita del tasso di convivenze, prima o al posto delle nozze, e dei bambini nati fuori del
matrimonio - sottolinea Musick -. Questo ci ha spinti a farci delle domande sulle differenze fra il matrimonio e le alternative".
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Esaminando dettagliatamente le aree dedicate al benessere psicologico, alla felicità, alla depressione e ai legami sociali, nonché allo stato di salute, hanno scoperto che nel primo periodo dopo il matrimonio, o l'inizio della convivenza, le persone vivono un momento di grande benessere e felicità, superiore a quello dei single. Dopo questa fase di start up, tuttavia, le cose cambiano.
Alla fine delle ricerche ne è emerso che le persone sposate ne guadagnano in salute, mentre quelle conviventi godono di maggiore autostima ed un benessere psicologico generale migliore nel lungo periodo.
Altrettante altrnative al matrimonio quindi esisterebbero, per ricercare la felicità.
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Fonte: Web