MI BASTA SAPERE CHE CI SEI
Non servono parole,
semplici verbi da pronunciare
come fossero promesse
di un eterno ardore.
Mi basta sapere che ci sei,
capire che il mio è un sentire maturo:
diversamente ostentato,
ugualmente dentro di me.
Una dimensione nel tempo
tra il mio e il tuo vivere
in parallela contrapposizione
magari in perpendicolare incrocio,
ma pur sempre una sinapsi
di saldo legame.
Non definirlo, non lo definisco
come spiegarlo a chi sta a guardare.
Ci sono forse vocaboli per dire
quello che non si vuole
testardamente sussurrare ?
Danila Iabichella