Le “piegoline”della pelle: uno scopo “evolutivo”
A chi, d'estate sotto il sole, o in piscina durante una giornata particolarmente afosa,non è mai venuto in mente di entrare in acqua e rimanere “a mollo” per molto tempo? Passa, un quarto d'ora,una mezz'ora, un'ora e si esce dall'acqua felici e rinfrescati,ci si asciuga la testa, il corpo le mani…ed eccole lì, proprio sulla punta delle dita si sono formate quelle ruvide rughette delle quali non sappiamo darci spiegazioni. Ma ecco il motivo scientifico dell'apparizione di quelle
pieghette.
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Un TEam di scienziati ha analizzato le immagini computerizzate di 28 dita immerse nell'acqua per molto tempo e ha trovato e riscontrato “funzionalità” simili a livello dermale in ciascuna raffigurazione.
Ma qual è la funzione di queste rughette? Gli studiosi affermano che queste “piegoline” hanno una ragione ed uno scopo evolutivo, poiché agiscono proprio con lo stesso principio del funzionamento di un battistrada di una macchina, ovvero, aumentando l'area di contatto tra le dita e la superficie dell'acqua, le perdite di equilibrio e di scivolamenti si riducono a dismisura!
Queste
piegoline si formano solamente sulle dita di mani e piedi, specialmente sulla punta di queste,a contatto con le superfici più diverse. La domanda che a Changizi e la sua “squadra” di ricerche sta venendo in mente è quella di capire se questo fenomeno,sviluppatosi sulle punte degli arti umani,possa essere comune ad altri mammiferi che, vivendo in zone umide, sono spesso a stretto contatto con l acqua, e se,anche per loro,queste hanno uno scopo “evolutivo” per la propria specie in quanto vantaggiose per la presa e l'equilibrio.
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Fonte: Web