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"Italia Unita, Ma non in Tutto!"

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Il nostro Paese si avvicina ai centocinquanta anni di unita`. Nelle ultime settimane, complice anche il progetto di riforma federale approdato nelle aule del parlamento, l`opinione pubblica si e` a lungo interrogata - e continua a farlo - intorno al tema dell`Italia unita. Quali sono i caratteri ricorrenti che si incontrano nell`intero Paese, quali le differenze che distinguono una regione dall`altra, nonostante la storia comune? Vista sotto la lente d`ingrandimento dell`economia, dopo centocinquanta anni, l`Italia e` davvero unita? Per quanto riguarda la distribuzione della ricchezza, secondo un rapporto della Banca d`Italia, sembrerebbe vero il contrario.

Il rapporto della Banca d`Italia
Italia unita e omogenea? Non per quanto riguarda la distribuzione della ricchezza. Stando a quanto reso noto dalla Banca d`Italia nel suo ultimo bollettino sulla ricchezza delle famiglie (con dati riferiti al 2008), buona parte della ricchezza italiana si concentra nelle mani di una cerchia tutto sommato ristretta famiglie.

Nel dettaglio, in base ai dati raccolti, il 45% della ricchezza italiana e` nelle mani del 10% delle famiglie; di contro, un altro 50% delle famiglie non assommerebbe che il 10% della ricchezza totale.

In Italia, dunque, c`e` una prima disomogeneita` che - ricorrenza dell`unita` o meno, contrari o favorevoli al federalismo - divide la popolazione: un gruppo numericamente contenuto di famiglie che vive agiatamente e un buon numero di persone che faticano ad arrivare alla fine del mese.
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Le differenze nei numeri
Guardando i dati aggregati, le famiglie italiane si iscrivono di diritto nella media dei Paesi occidentali: i 24 milioni di famiglie italiane possono contare su una ricchezza netta pari a 8.600 miliardi di euro, disponendo di un patrimonio medio di 358 mila euro ciascuna.
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La questione si complica se ci si allontana dai dati medi e si prende in considerazione la distribuzione della ricchezza (teniamo sempre a mente che si parla di patrimonio - ossia case, terreni, beni intestati - e non di reddito). Se, mediante una semplice operazione, si divide il 44% del patrimonio per il 10% delle famiglie, si scopre che questo piccolo gruppo di nuclei familiari privilegiati dispone in media di un patrimonio superiore al milione e mezzo di euro, lasciando al restante, nutrito gruppo di famiglie italiane un patrimonio medio poco superiore ai 70mila euro.

Nello stesso rapporto, alla Banca centrale bastano poche parole per inquadrare la situazione: "Molte famiglie detengono livelli modesti o nulli di ricchezza, mentre all`opposto poche dispongono di una ricchezza elevata".

Un semplice indizio di quante differenze rimangano all`interno dell`Italia, a centocinquanta anni dall`unita`.
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Fonte: Tiscali




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