Mutui e prestiti
Una ricerca condotta da Ance, l`Associazione nazionale dei costruttori edili, ha denunciato che in Italia ci sono i mutui più cari d`Europa. Sottoscrivere un finanziamento per l`acquisto di una casa in Italia costa 9.000 euro in più rispetto alla media europea. In sostanza è come se le famiglie italiane pagassero un anno in più di rate.
Recente è uno studio condotto dalla Banca d`Italia che chiarisce come in Italia il rischio di insolvenza delle rate interessa circa una famiglia ogni venti sottoscrittrici, in pratica il 5% delle famiglie italiane.
Con il rapporto pubblicato da Ance "Il credito nel settore delle costruzioni in Italia" i costruttori edili puntano il dito anche contro il caro mutui, che, secondo loro, finisce per costituire un ostacolo alla ripresa del mercato immobiliare.
Le accuse
Lo studio dell`Ance prende come riferimento un`ipotesi di finanziamento per l`acquisto della prima casa in Italia e nella zona Euro, per un mutuo pari a 150 mila euro da rimborsare in 25 anni. Il risultato è che lo stesso mutuo in Italia costa 9mila euro in più.
Secondo l` Ance, sotto accusa va messo il differenziale dei tassi di interesse tra Europa e Italia: mentre nella zona Euro a settembre i tassi medi sui mutui erano al 3,74%, in Italia la media era al 4,1%, con una differenza dello 0,36%. Un margine che a settembre, ammette l`Ance, si è ridotto, dopo che aveva raggiunto il massimo ad agosto (0,69%), ma che però stenta a sparire. C`è una "resistenza a scendere dei tassi rispetto all`Irs 10 anni (il tasso base di indicizzazione)", scrive l`associazione, che ricorda come la stessa Banca d`Italia nella relazione annuale, abbia denunciato il più alto livello dei tassi. "Questo differenziale - conclude l`Ance - di certo non contribuisce ad una ripresa del mercato immobiliare italiano e provoca un peggioramento nella competitività del Paese".
Ma c`è anche un altro punto sui cui Ance punta il dito: secondo i costruttori edili le banche continuano ad erogare mutui a tasso variabile nonostante i tassi maggiormente richiesti dalle famiglie italiane siano quelli a tasso fisso e a variabile con cap. E dato che "le aspettative sui tassi sono al rialzo, da tempo si esprimono dubbi su questo comportamento che mina la solidità del mercato".
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Fonte: Tiscali