IL CASO
In Italia, prima di compiere 84 anni, una donna su 8 riceve una diagnosi di tumore al seno e una su 33 muore a causa di questa malattia (oltre 11 mila decessi l`anno). Ma il dato grezzo non deve trarre "in inganno.
Se è vero che ``nel 1970 morivano 24 donne ogni 100.000 e oggi ne muoiono più di 37`` bisogna però considerare che ``oggi la popolazione italiana è più vecchia, e il
tumore al seno colpisce più le donne in età avanzata rispetto alle giovani``. L`aumento della popolazione anziana, insomma, ``incrementa il numero assoluto di donne che si ammalano``.
In calo la mortalità causata dal tumore al seno, che tocca il livello più basso da 40 anni e si attesta a 23,3 donne ogni 100mila (tenendo conto dell`invecchiamento della popolazione). Sono i dati che l`Airtum, l`associazione italiana registro tumori, presenterà la prossima settimana alla XIV riunione nazionale (in programma a Sabaudia dal 21 al 23 aprile).
Ma standardizzando per via statistica i dati, ``cancellando l`effetto dovuto all`invecchiamento, si vede che oggi le donne muoiono meno di 40 anni fa``. Secondo l`analisi dell`associazione, nel 1970 ogni centomila donne ne morivano 24,4.Dopo un picco di aumento della mortalità registrato negli anni Novanta (il dato grezzo saliva a 40, standardizzato a 30) oggi si assiste a una diminuzione (23,3) che rimane elevata anche senza cancellare l`effetto dell`invecchiamento della popolazione (da 40 degli 90 a 37,6 del 2006).Nel periodo analizzato (1970-2006), la mortalità delle donne sotto i 50 anni è rimasta stabile (7 su 100.000) mentre le maggiori variazioni si sono verificate nelle donne tra i 50 e i 70 anni. In questa fascia d`età nel 1970 morivano 55 donne ogni 100.000 e nel 1990 si è raggiunto un picco di 70 decessi ogni 100.000. Poi è cominciata una fase di calo, più forte al Centro Nord (in media -1,8% l`anno), meno marcata e leggermente posticipata al Sud (-1,3% dal 1993) fino ad arrivare nel 2006 a un tasso di mortalità del 53/100.000 (56 nel Centro-Nord e 45 al Sud). Risultati ottenuti anche "grazie ai programmi di screening`` che permettono una diagnosi precoce della patologia.
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Fonte: Tiscali