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"Istat: Aumenta il Prezzo della Spesa!"

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Mutui e Prestiti



Sale l'inflazione a gennaio dell`1,3% su base annua rispetto all`1% registrato a dicembre.
I prezzi su base mensile sono cresciuti dello 0,1%.
Mutui agevolati
Questo è quello che comunica l`Istat.
Secondo le associazioni dei consumatori "La crescita del tasso d`inflazione a questi livelli contribuisce a debilitare ulteriormente le condizioni già precarie delle famiglie, comportando un aumento di 390 euro annui".

Mutui stranieri


Ed ancora: "E` francamente incredibile la conferma del tasso di inflazione all`1,3% nel mese di gennaio. Si tratta di un dato in piena contraddizione con l`andamento economico della domanda di mercato, che ha conosciuto una fortissima contrazione dei consumi (da -2,5% a -3%) e una caduta verticale dei redditi della famiglie (-1,8%-1,9%), secondo le stime dell`Osservatorio Federconsumatori", spiegano in una nota le due associazioni. Sui rialzi - sottolineano - sorge "il sospetto circa la presenza di forti speculazioni a danno delle famiglie e del mercato".Serve l`intervento del governo - Secondo i consumatori, quindi, serve "l`intervento del Governo", che viene invitato ad "avviare maggiori controlli e verifiche sul versante delle speculazioni, a detassare il reddito fisso di almeno 1.200 euro annui e a realizzare quel blocco delle tariffe promesso dal vice ministro Vegas".
Prestiti vitalizi
Altrimenti, ribadiscono Federconsumatori ed Adusbef, "gli aumenti delle tariffe, se non verranno arginati, nel 2010 determineranno per le famiglie maggiori spese per 660 euro".
Prestiti famiglie
L`indice armonizzato dei prezzi al consumo a gennaio ha evidenziato una flessione dell`1,5% rispetto al mese precedente e una crescita dell`1,3% rispetto a gennaio 2009. La rilevazione è stata così rivista al ribasso di un decimo di punto rispetto alle precedenti stime, sia su base mensile che su base annuale. Per quanto riguarda l` inflazione di fondo, a gennaio è salita all`1,4%, dall`1,3% precedente su base tendenziale. L`accelerazione dei prezzi al consumo in Italia a gennaio - spiega l`Istat - risente delle tensioni sui prezzi dei beni e, in particolare, dei rialzi sui beni energetici.Nel comparto energetico, i prezzi sono aumentati dello 0,9% su base congiunturale, una crescita che riporta il tasso tendenziale di variazione su valori positivi (+0,8% a gennaio, da -2,6% di dicembre). Con riferimento ai capitoli di spesa, gli incrementi su base mensile più rilevanti hanno interessato i prezzi dei trasporti e dei servizi sanitari e spese per la salute (cresciuti entrambi dello 0,5%). Diminuzioni a livello congiunturale si sono registrate per i prezzi delle comunicazioni (-0,7%) e della ricreazione, spettacolo e cultura (-0,4%). Sul piano tendenziale, i maggiori tassi di crescita si sono registrati per il capitolo delle bevande alcoliche e tabacchi (+4,5%) e dei trasporti (+3,7%). Cali si sono invece avuti per il capitolo di spesa relativo ad abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-1,6).

A gennaio i prezzi dei beni acquistati ad alta frequenza, ovvero quelli della spesa di tutti i giorni, sono aumentati del 2,5% su base annua e dello 0,3% su base mensile. Lo comunica l`Istat diffondendo i dati definitivi sul tasso di inflazione registrato a gennaio. I prezzi dei beni alimentari mostrano un aumento base tendenziale a gennaio del +0,4%, mentre su base mensile il tasso e rimasto invariato rispetto a dicembre.

Mentre in Francia calano i prezzi al consumo, infatti nel mese di gennaio sono calati dello 0,2% rispetto a dicembre, mentre sono aumentati dell`1,1% su base annua. Lo rende noto l`istituto statistico nazionale Insee, precisando che il calo "proviene in gran parte dalla contrazione dei prezzi dei prodotti manifatturieri, legato ai saldi invernali" ma è "attenuato dal forte aumento dei prezzi dei prodotti freschi, provocato dalle condizioni climatiche difficili". Ciononostante, nel primo mese dell`anno i consumi delle famiglie francesi in prodotti manifatturieri sono diminuiti del 2,7%, a causa soprattutto del crollo del 16,7% degli acquisti di autovetture dopo la riduzione degli incentivi statali.
Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di consumi con una maggior domanda di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Notizie economia


Fonte: Tiscali






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