Da uno studio promosso da una società specializzata in comunicazione e marketing emerge una realtà straziante: oltre il 50% delle donne è
insoddisfatta del proprio lavoro.
Più della metà delle donne intervistate lamenta infatti una realtà priva di meritocrazia, ed un divario tra i
colleghi uomini nel trattamento sociale ed economico, oltre i ritmi di lavoro che sono divenuti con il tempo sempre più stressanti.
Quindi più della metà delle donne non sembra appagata e soddisfatta del proprio
impiego, così come quelle che studiano o sono in cerca di prima occupazione, è convinta che non troverà un lavoro che soddisferà le proprie esigenze.
E' cambiato perfino il modo di percepire il lavoro: non è più il posto fisso in cima ai desideri delle italiane, più della metà di loro infatti ritiene che il posto fisso sia uno dei motivi principali della insoddisfazione, per cui anche se con più rischi, e con una carriera che può essere incerta nel tempo, le italiane vogliono affermarsi come professioniste.
Altri motivi di insoddisfazione sono appunto la paura di non vedere riconosciuti i propri meriti a discapito dei colleghi uomini e l'assenza di stimoli nel lavoro.
Naturalmente tra le professioni ambite dalle donne rientrano tra i primi posti fare l'avvocato, il politico o la giornalista…..
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Fonte: Rete