Mutui e Prestiti
E pur si muove: la frase attribuita a Galileo Galilei sembra adattarsi bene alla ripresa dell`economia globale. Nonostante gli inciampi che trova sul proprio cammino, siano essi i castelli di sabbia di Dubai o le innumerevoli isole greche, l`economia dei principali paesi continua ad inviare incoraggianti segnali di ripresa, segnali ai quali il mercato azionario evidentemente crede se dopo ogni scossone si riscopre più forte di prima. L`unico dubbio è che la apparente insensibilità delle borse ai fattori negativi e la disponibilità a farsi coinvolgere da tutte le notizie positive, che comunque oggettivamente ci sono, dipenda dall`avvicinarsi della fine dell`anno, quindi dalla volontà di archiviare il 2009 nel modo migliore possibile in termini di presentazione dei risultati a clienti ed investitori, e non da una genuina convinzione che a questi prezzi, date le buone prospettive di ripresa dell`economia e l`efficacia dei piani di ristrutturazione adottati negli ultimi mesi, le azioni siano ancora a buon mercato.
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Purtroppo è necessario avere ancora un po` di pazienza per tacitare questi dubbi: solo con l`inizio del nuovo anno sarà possibile vedere se quello del mercato è stato un bluff oppure se gli acquisti continueranno. Nell`attesa vale la pena di esaminare gli elementi a disposizione, fosse anche solo per tacitare la coscienza convincendosi di non aver tralasciato nulla che potesse rivelarsi importante nel difficile compito di cercare di anticipare il futuro. Tra i dati più interessanti di recente uscita vi è il superindice dell`Ocse, quello che misura le prospettive economiche dell`area. Ad ottobre questo "superindice, conosciuto come Cli (composite leading indicators) ha evidenziato una crescita di 5,7 punti su base annua, di un punto dal mese precedente: i 30 paesi avanzati che aderiscono all?organizzazione mostrano un miglioramento generalizzato.
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Ma anche le economie emergenti che non fanno parte dell`ente parigino, tra i quali la Cina e l`India, fanno registrare progressi. Per quello che riguarda la Cina non c`è del resto da stupirsi: a novembre la produzione industriale cinese è cresciuta del 19,2%, raggiungendo i massimi dal giugno 2007 e superando le attese che erano per una variazione positiva del 18%, il tutto grazie soprattutto al contributo delle esportazioni, aumentate del 26,7%. Ma anche l`Italia non se la passa affatto male.
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L`incremento del superindice Ocse è stato infatti per il nostro paese, con 12,5 punti, il maggiore tra quelli dei paesi monitorati, meglio quindi della media dell`area dell`euro dove l`aumento si è fermato, su base annua, a 8,8 punti. Certo, l`indice Cli misura la forza delle probabilità della ripresa, non la forza della ripresa stessa, è quindi una previsione e non una fotografia dello stato attuale, è pertanto evidente che il classico bastone tra le ruote può sempre capitare e rendere il futuro diverso da quello preventivato, tuttavia il recupero della fiducia di famiglie ed imprese evidenziato dall`indice è un segnale da non sottovalutare. Anche perchè il primato dell`Italia dura ormai da un semestre, difficile parlare di casualità.
Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di consumi con una maggior domanda di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Tiscali
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