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Gli Stati Uniti non ritireranno le misure di stimolo varate per far ripartire l`economia nel futuro più immediato. Lo ha detto oggi il Segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, in un`intervista alla Cnbc, aggiungendo che al momento le cose a cui pensare sono soprattutto la crescita e come ridurre la disoccupazione.
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D`altra parte, come sottolineato dallo stesso presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, il tasso di disoccupazione potrebbe rimanere alto per un certo periodo di tempo. Proprio oggi il presidente Usa Barack Obama ospita oggi alla Casa Bianca un forum con le aziende leader per discutere su come creare posti di lavoro dopo la notizia che la disoccupazione Usa in ottobre ha registrato il tasso massimo degli ultimi 26 anni al 10,2%.
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Per in critici, l`incontro con i capitani d`industria è solo un evento di public relation. Il consenso al presidente è sceso con l`aumentare della disoccupazione, allarmando i democratici in vista delle elezioni al Congresso del prossimo anno. I repubblicani sono convinti che le politiche messe in campo da Obama sul fronte economico hanno fallito.
Se e quando verrà risolto il problema della disoccupazione, l`amministrazione Obama si concentrerà sul deficit. ``Nel momento in cui l`economia riprenderà a crescere rivolgeremo la nostra attenzione al deficit pubblico per cercare di ridurlo``, ha sottolineato sempre il Segretario al Tesoro Usa.
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In particolare, il deficit di bilancio degli Stati Uniti sarà ridotto al 3% in rapporto al Pil nel medio termine. "Per un`economia come la nostra, è necessario far calare il deficit al 3% nel medio termine per stabilizzare la situazione e noi siamo impegnati a farlo", ha precisato.
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Il deficit attuale si attesta al 10%, un livello record, per effetto dei vari e costosi interventi pubblici fatti a sostegno delle banche, delle imprese colpite dalla crisi e per il minore gettito fiscale federale. Oggi però si può finalmente dire che il sistema finanziario Usa è ``decisamente più forte`` rispetto a prima della crisi economica. Allo stesso tempo gradualmente i mercati stanno diventando più fiduciosi, anche se continua una stretta sul credito.
Le banche Usa quanto prima restituiranno al Governo i fondi Tarp (Troubled Asset Relief Porgram). Bank of America, ad esempio, si è già detta pronta a restituire i 45 miliardi di dollari di aiuti di Stato. Un annuncio che rappresenta una vittoria per l`amministratore delegato, Kenneth Lewis, che lascerà il suo incarico alla fine dell`anno.
In base agli accordi raggiunti col Tesoro la banca pagherà 26,2 miliardi di dollari con soldi liquidi e 18,8 miliardi di dollari attraverso il collocamento di azioni sul mercato. BofA si è affrettata a rimborsare il Governo per sfuggire alla supervisione a cui sono sottoposte le banche che hanno ricevuto aiuti pubblici.
Il rimborso di 45 miliardi di dollari è comunque il più grosso effettuato da una banca alle autorità Usa da quando è iniziata la crisi. E se per gli Usa è altrettanto importante avere un dollaro ``forte``, Geithner non mette in discussione il lavoro svolto dal numero uno della Fed, Ben Bernanke: ``ha agito con grande coraggio e ha fatto cose che non erano state mai fatte in passato``, ha affermato, dicendosi fiducioso che verrà riconfermato dal Senato per un secondo mandato come presidente della Federal Reserve.
Oggi lo stesso Ben Bernanke davanti alla Commissione bancaria del Senato, che dovrà decidere se confermarlo alla guida della Banca Centrale americana per un secondo mandato quadriennale, ha difeso il ruolo della Fed durante la tempesta finanziaria che ha messo in ginocchio il Paese, spiegando che "senza azioni decise la crisi avrebbe potuto essere molto peggiore" e ribadendo la necessità che la Fed "rimanga indipendente e sia in grado di agire in modo efficace".
Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di consumi con una maggior domanda di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Milano Finanza