"Economia: Le Prospettive sono Davvero Positive?!?

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L`economia italiana è cresciuta nel terzo trimestre dell`anno più della media europea. Dopo cinque trimestri negativi infatti l`Italia in quello appena concluso ha archiviato una crescita dello 0,6% rispetto al periodo precedente, leggermente inferiore alla media dei paesi del G7, risultata dello 0,7%, ma superiore sia alla media Ue, dello 0,2%, sia all`area Euro, dello 0,4%.
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Su base annua il Pil italiano ha visto un calo del 4,6%, migliorando quindi il dato rispetto al trimestre precedente, quando la contrazione rispetto allo stesso periodo del 2008 era stata del 5,9%.
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Alla luce di questi dati non appare ingiustificato l`ottimismo del ministro dell`Economia Giulio Tremonti che, parlando all`assemblea degli industriali di Roma ha dichiarato "Può essere che chiudiamo il 2010 con un segno positivo del Pil, particolarmente positivo: 1% oppure di più di 1%". Difficilmente dichiarazioni di questo genere si traducono in un immediato rialzo dei mercati, che spesso si muovono con largo anticipo rispetto all`invio di segnali concreti da parte dell`economia, ma la creazione di una rete di sostegno alla ripresa si avvale anche di queste iniezioni di fiducia, che quindi nel medio termine hanno in ogni caso effetti positivi. Soprattutto se non rimangono una voce isolata ma fanno parte di un coro, come in questo caso.
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A ruota di Tremonti ha infatti parlato il comitato della Federal Reserve che decide sui tassi di interesse, che ha alzato la stima per la crescita dell`economia americana per il 2010, ora prevista in un intervallo tra il 2,5% ed il 3,5% (la stima precedente, di giugno, parlava di una forchetta compresa tra il 2,1% ed il 3,3%). Ecco quindi che la previsione di vedere il ritorno alla crescita per il settore del lusso nel 2010 appare plausibile. Secondo in consensus di diversi analisti raccolto da Bank of America-Merrill Lynch e presentato poi al Milano Fashion Global Summit in merito a società quotate italiane ed estere i ricavi dovrebbero migliorare nel prossimo anno del 5%, l`Ebitda del 17%, l`utile netto del 13%. I margini, attesi in crescita al 21%, dovrebbero beneficiare delle politiche di taglio dei costi condotte nell`ultimo anno e del recupero dell`efficienza derivante da sostanziose riorganizzazioni.
Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di consumi con una maggior domanda di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Tiscali