Mutui e Prestiti
Confesercenti: chiuse 100mila attività commerciali. La crisi? Non è ancora finitaNei primi nove mesi di quest`anno hanno chiuso i battenti 100 mila imprese attive nel settore del commercio, dei servizi e del turismo. E` quanto rileva Confesercenti, che in mattinata ha presentato un`indagine condotta dall`Ispo sulle preoccupazioni degli italiani per la crisi che, nella percezione generale, è tutt`altro che finita: per l`87%, infatti, "il peggio non è ancora alle spalle" e i timori maggiori sono tutti per il lavoro, che preoccupa il 94% della popolazione.Più disoccupazione - Secondo lo studio i costi della recessione si pagano soprattutto in termini occupazionali: circa un italiano su cinque dichiara che negli ultimi 12 mesi qualcuno nella sua famiglia ha perso un posto di lavoro o è stato messo in cig. Gli effetti della crisi, inoltre, si ripercuotono anche sui risparmi: il sondaggio rileva come un italiano su due farà più attenzione di prima all`andamento delle risorse messe da parte e uno su tre afferma che per far fronte ai consumi sarà costretto ad intaccare le proprie riserve.Interventi insufficienti - Altro dato che emerge chiaramente è che gli italiani hanno l`impressione che le istituzioni, sia politiche che economiche, non stiano facendo abbastanza per aiutare le famiglie a fronteggiare la crisi. Secondo l`indagine, infatti, il 65% boccia le misure finora adottate dal governo.
Prestiti imprese
E i giudizi peggiorano se si prendono in considerazione le Regioni, (74% giudizi negativi), le associazioni di Pmi (84%), i sindacati (85%), l`opposizione parlamentare (87%) e le banche (91%).Secondo la Confesercenti è necessario intervenire subito, realizzando un tavolo tra governo e associazioni di piccole e medie imprese per definire un patto triennale sulle questioni che riguardano la sopravvivenza delle piccole e medie imprese. Per il presidente dell`associazione, Marco Venturi, è anche necessario "prolungare per un altro anno la moratoria sui debiti delle imprese" e "mantenere gli impegni che il governo ha preso sul taglio dell`Irap": in questo caso, per Venturi "non abbassare la tassa significherebbe deludere le aspettative delle imprese. Non è positivo dire che prima si fa e poi non si fa", ha spiegato.
Mutui agevolati
E assicura: "vigileremo sul governo" affinché si realizzi la riduzione dell`Irap. "Non credo ci siano le condizioni per scivolare anche su questo, visto che ci sono tanti interventi da fare", ha concluso.
Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di consumi con una maggior domanda di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
Foto
Notizie economia
Fonte: Tiscali