Mutui e Prestiti
"Insufficiente": è il giudizio che il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, dà al piano di politica industriale contenuto nella Finanziaria 2010. Le imprese - ha sostenuto il leader degli industriali in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Senato e Camera - necessitano di essere sostenute per agganciare la ripresa ed uscire "più forti" dalla crisi. Per questo, Marcegaglia ha chiesto "con chiarezza, forza e determinazione" che "i capitoli fondamentali per dare competitività alle imprese vengano rifinanziati".A partire dal Fondo di garanzia per le Pmi e dal bonus fiscale per la patrimonializzazione delle imprese, insieme a politiche industriali per la ricerca e l`innovazione che sono "essenziali e prioritarie".
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Premettendo di "condividere", le previsioni della Finanziaria che "sono assolutamente in linea con quelle del nostro Centro studi", il presidente di Confindustria ha rilevato le difficoltà di azione del governo considerando l`elevato debito pubblico che "é un problema serio che non possiamo sottovalutare".Oggi, ha infatti affermato, "siamo su un crinale assai stretto" e "dobbiamo intervenire per sostenere i primi segnali della congiuntura che sono ancora deboli" per andare avanti "sul sentiero di una crescita più sostenuta".
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Per questo, ha detto, "serve una politica economica di lungo respiro". E, nel medio termine, ha indicato la necessità di "procedere alla revisione degli strumenti di politica fiscale per la riduzione delle aliquote fiscali e contributive" perché, oggi, "per le imprese ed i lavoratori l`elevato prelievo fiscale sta diventando un fattore penalizzante".A suo parere, per sostenere "la crescita della produzione e della competitività serve un mix di interventi" che vanno "dal credito alla politica industriale, dall`ambiente all`energia".
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In altri termini, si tratta di "continuare e in alcuni casi di completare interventi che si sono dimostrati positivi e sono stati apprezzati dalle imprese. La variabile tempo - ha sottolineato - è fondamentale".Marcegaglia ha parlato in particolare del Fondo di garanzia per le Pmi, che "é stato rifinanziato con circa 1,5 miliardi. Un Fondo molto ben accolto dalle imprese, tanto che le richieste di accesso sono aumentate dell`81% ed il volume dei finanziamenti garantiti del 183%. Per il 2010 sono stati stanziati 280 milioni, che non sono sufficienti - ha rilevato - per soddisfare tutte le richieste" e quindi va "aumentato". Quanto al bonus fiscale per la patrimonializzazione, il presidente degli industriali ha proposto una proroga a tutto il 2010 "e un rafforzamento, estendendolo anche ad altre forme di aumento del capitale".Richiesta la proroga pure per il bonus per le aggregazioni di impresa e per il regime di detassazione del salario di produttività che scade a fine 2009. Marcegaglia ha inoltre parlato dei Tremonti bond, dicendo che è stata "aperta una riflessione interna" affinché quelli non sottoscritti dagli istituti di credito possano almeno in parte "essere utilizzati per dare credito alle imprese". Marcegaglia è tornata anche sul tema del Mezzogiorno (il credito di imposta, ha detto, "a settembre 2008 ha già esaurito l`intero stanziamento fino al 2015") e della banca del Sud: "Se non è l`ennesimo carrozzone pubblico, può avere un senso", ha sostenuto, rilevando però la necessità di "una cabina di regia per evitare che i fondi strutturali vadano sparsi in mille rivoli". E sul credito alle imprese è tornata a parlare della difficoltà di accesso: "Noi non facciamo crociate contro le banche ma ci interessa dare una risposta concreta", ha detto.
Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di consumi con una maggior domanda di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Tiscali