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Nuovi segnali di ripresa, più decisa del previsto, dal superindice dell`Ocse ad agosto. E l`Italia, nell`elaborazione della periodica misurazione, spicca fra tutte le economie dell`Organizzazione con uno scatto di 10,4 punti rispetto all`agosto di un anno prima, segnando un incremento di 2 punti su base mensile a 106 punti.
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L`Ocse sottolinea che i Clis (Composite leading indicators) di Francia e Italia, soprattutto, "stanno indicando una espansione potenziale". Sulla base della terminologia dell`Ocse, espansione significa un aumento sopra i 100 punti. In ogni caso si avverte che questi segnali di espansione vanno interpretati con attenzione in quanto il superindice è meno
preciso nel fare una diversificazione tra espansione e ripresa che nell`identificare punti di svolta.
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Più nel dettaglio, il superindice per tutta l`area Ocse ha mostrato un incremento di 1,5 punti ad agosto (+0,6 sul corrispondente mese del 2008) a 99,2. E` salito negli Usa di 1,6 a 97,4 punti, ma è risultato di 1,6 punti più basso di un anno prima. Nell`Eurozona è invece aumentato di 1,7 a 102 punti ed è risultato di 4,1 punti sopra ad agosto 2008. Il Giappone ha registrato invece una crescita del superindice di 1,3 punti a 97, ma rimane sotto di 3,9 punti rispetto ai livelli dell`agosto 2008.
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Mentre il superindice Ocse in Gran Bretagna e Canada sono saliti rispettivamente di 1,6 a 100,7 e 1,7 punti a 100,2 ad agosto (+1,7 e +1,5 su agosto 2008), in Francia la crescita è stata di 1,3 punti, con una scalata di 6,6 punti sull`anno prima e questo colloca l`economia d`Oltralpe subito dopo l`Italia nell`elaborazione Ocse con 103,7 punti.
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Per la Germania, la crescita si è rivelata di 2,4 punti (+2,1 sull`anno) a 100,8 punti. Infine la Cina che è salita di 1,5 punti a 99,4, ma è calata di 0,7 su base annua; l`India che ha registrato un +0,9 a 98,8 e +0,1 sull`anno; la Russia con un +1,1 a 94,3 che non compensa la scivolata nella comparazione con agosto 2008 (-10,2 punti). Analogamente il Brasile con una crescita ad agosto di 0,4 punti a 98 punti, ma un calo di 8,5 sull`anno prima.
Il dato di oggi promette comunque bene per l`Italia che per il numero uno della Bce, Jean-Claude Trichet, può ripartire, ma non può rinviare un piano di riforme economiche: "le istituzioni che regolano il mercato del lavoro devono far sì che le retribuzioni del lavoratori riflettano meglio gli sforzi individuali e i livelli di eccellenza aziendali", ha affermato Trichet.
L`Italia poi deve migliorare la catena di formazione dei prezzi, specialmente nel settore dei servizi, per aumentarne la flessibilità. I trattamenti relativi al welfare che pesano sul reddito disponibile e sul potenziale dell`economia devono essere messi da parte, ha aggiunto il presidente della Bce, usando però anche parole di incoraggiamento: "la forte propensione al risparmio e la prudenza bancaria costituiscono una piattaforma di sicurezza dalla quale l`economia italiana può ripartire".
Le medio piccole in difficoltà, ha previsto Trichet, "usciranno dalle attuali difficoltà con una struttura dei costi più leggera e con un`organizzazione dei processi produttivi più efficiente". Così alla fine, ha concluso il banchiere centrale, prevarrà "lo spirito imprenditoriale che è nei geni" italiani.
Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di consumi con una maggior domanda di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Milano Finanza
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