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"La Crescita delle Retribuzioni è pari allo Zero!"

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Istat: retribuzioni in aumento, +4,6% nel secondo trimestre. Cgil: "Non è vero, crescita vicina allo zero"L'annuncio dell'Istat, che parlava di un ottimistico aumento delle retribuzioni lorde del 4,6% nel secondo trimestre del 2009, non è condiviso dalla Cgil. Secondo Agostino Megale, segretario confederale del maggiore sindacato italiano, la crescita delle retribuzioni è in realtà "vicina a zero".
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La giusta lettura dei dati - Commentando i dati diffusi oggi dall`Istat, Megale, in una nota, osserva: "Se si leggesse attentamente l`indagine Istat si scoprirebbe che la crescita effettiva delle retribuzioni medie dei lavoratori, compresi quelli in cassa integrazione, nei primi sei mesi dell`anno è vicina allo zero". "La variazione tendenziale trimestrale, infatti, - spiega - segna una crescita del 4,6%. Tuttavia, dal confronto tra la dinamica delle retribuzioni dell`intero semestre 2009 con quella dello stesso periodo del 2008 emerge una variazione media del 2,7%. Teniamo presente che i dati sono al netto della cassa integrazione".L'effetto rinnovi - A giustificare la crescita, aggiunge il dirigente sindacale, "c`è l`effetto parziale delle code dei rinnovi contrattuali nazionali e lo slittamento nell`erogazione dei premi aziendali rispetto a giugno dell`anno scorso. Nella seconda parte dell`anno questi fattori non entreranno in gioco e questo probabilmente comporterà un calo sensibile della crescita dei salari".
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L'Istat non considera i cassintegrati - Ma sopratutto per Megale il dato diffuso dall`Istat "non considera nei calcoli i lavoratori in Cig, che peraltro sono quelli con i salari più bassi". Se nell`elaborazione si includessero i dati della Cig "scopriremmo che la crescita effettiva delle retribuzioni degli operai e degli impiegati nei primi sei mesi dell`anno è vicina allo zero; come d`altronde - conclude Megale - lo stesso Istat rileva per le retribuzioni dei lavoratori delle grandi imprese per il primo semestre 2009".I dati dell`Istat - Insomma, un punto di vista completamente diverso da quello dell'Istat che aveva parlato di un secondo trimestre 2009 con retribuzioni lorde per Ula (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno), al netto degli effetti stagionali, in crescita. Secondo l`istituto di statistica i dati hanno registrato nel complesso dell`industria e dei servizi un incremento, rispetto al trimestre precedente, dell`1 per cento. Per gli indici grezzi è risultato un aumento tendenziale (ovvero rispetto allo stesso trimestre dell`anno precedente) del 4,6 per cento.Maggior crescita nell`industria - Al netto degli effetti stagionali, rispetto al trimestre precedente, sottolinea l`Istat, l`indice registra un incremento dell`1,2 per cento nell`industria e dello 0,9 per cento nei servizi. Il tasso di crescita tendenziale delle retribuzioni per Ula nel secondo trimestre del 2009 è stato del 4,6 per cento nell`industria e del 4,2 per cento nei servizi.Meglio nel settore costruzioni - All`interno del settore industriale, nel secondo trimestre del 2009 le retribuzioni per Ula hanno segnato l`incremento tendenziale più marcato nelle costruzioni (più 8,2 per cento). All`interno del terziario, la crescita tendenziale delle retribuzioni più elevata si è manifestata nel settore del trasporto e magazzinaggio (più 4,9 per cento).
Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di consumi con una maggior domanda di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Tiscali




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