Mutui e Prestiti
Per uscire dalla crisi è necessario innanzitutto un aumento dei posti di lavoro. Se non ci sarà una crescita intorno ai 200.000 posti al mese entro la fine del prossimo anno, la ripresa potrebbe anche andare in fumo. Sono le convinzioni degli analisti di Danske Bank, formulate in un report sull`occupazione statunitense.
Secondo gli esperti una crescita di 200.000-250.000 persone al mese porterebbe ad uno sviluppo dell`economia americana del 3% entro la metà del prossimo anno con un aumento dei consumi del 2%.
In uno scenario non caratterizzato da pass-through Pil-posti di lavoro (ovvero una situazione in cui un aumento del Pil non si traduce in un aumento dei posti di lavoro) si avrebbe una ripresa sostenibile solo con un livello di crescita del Pil del 5%, mentre in uno scenario normalela ripresa risulterebbe sostenibile a partire da un livello di crescita del Pil del 3%.
Le fasi di ripresa economica, spiega il broker, a seguito delle recessioni del 1991 e del 2002 non sono state accompagnate da una ripresa dell`occupazione, al contrario il tasso di disoccupazione ha toccato i massimi mesi dopo la fine delle due crisi. Nonostante ciò, non è possibile applicare i modelli di ripresa delle due precedenti recessioni al caso attuale.
La crisi finanziaria corrente secondo Danske è infatti molto più pesante e necessita di una ripresa altrettanto forte. Secondo gli analsiti una soluzione potrebbe forse essere una crescita della produzione trainata non da nuove assunzioni, ma dall`aumento delle ore lavorate. In merito a ciò tuttavia, conclude l`istituto danese, "resta molto difficile
trarre conclusioni definitive".
Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di consumi con una maggior domanda di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Milano Finanza
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