Mutui e Prestiti
Il tasso di inflazione nella zona euro ``è rimasto negativo ad agosto a causa del forte aumento dei prezzi delle materie prime nel 2008``. Ma l`inflazione dovrebbe tornare ``a essere moderatamente positiva nei mesi a venire``. Sono le prime previsioni del presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, al termine del consiglio direttivo dell`Istituto di Francoforte che ha deciso ``all`unanimità`` di lasciare invariati i tassi di interesse all`1%.
L`evoluzione dei prezzi, ha aggiunto Trichet, ``dovrebbe rimanere contenuta``. Nell`area dell`euro si stanno registrando "crescenti segni di stabilizzazione dell`economia" e nel breve termine i Paesi "dovrebbero continuare a trarre vantaggio dalla ripresa del commercio internazionale", a cui si aggiunge il recupero ciclico delle scorte delle imprese.
Ma allo stesso tempo il numero uno dell`Eurotower ha avvertito che permangono elevate incertezze sulla crescita e che la perdurante forte volatilità dei mercati "suggerisce cautela". Nei prossimi mesi alcuni fattori "frenanti" potrebbero frapporsi al recupero dell`economia: tra questi Trichet ha citato l`atteso aumento della disoccupazione e le correzioni dei bilanci che potrebbero avvenire in istituzioni finanziarie e non.
I mercati finanziari, ha continuato Trichet, sono però ancora sotto stress e il livello di incertezza rimane più alto del solito, con rischi al ribasso legati agli squilibri globali. Il presidente della Bce ha quindi invitato le banche a rafforzare la loro base di capitale e ad approfittare degli strumenti di sostegno messi a disposizione dai Governi.
Per quanto riguarda un`eventuale exit strategy ``non è ancora il momento di uscire``. Lo ha ribadito Trichet in merito alla possibilità che la Banca centrale europea stia valutando una exit strategy dalle misure straordinarie di sostegno al credito intraprese contro la crisi. ``Le nostre misure sono studiate tecnicamente in modo da consentire un`uscita tempestiva e facile`` quando sarà il momento.
I tecnici della Bce hanno intanto migliorato le stime sul Pil dell`Eurozona per il 2009 e il 2010. Secondo le nuove previsioni, quest`anno la contrazione dell`economia di Eurolandia sarà tra il 4,4% e il 3,8%, contro la forbice tra il -5,1% e il -4,1% stimata a giugno. Per il 2010 lo scenario migliore prevede un`espansione dello 0,9%, mentre l`ipotesi peggiore contempla una flessione del Pil pari allo 0,5%, contro il range tra il -1% e il +0,4% calcolato a giugno.
Ciò potrebbe migliorare la domanda di mutui e prestiti al consumoe e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Milano Finanza