Mutui e Prestiti
Circa nove mesi fa un decreto anticrisi aveva promesso un contributo economico a vantaggio di chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile (il cosiddetto «tetto al 4%») purtroppo non è stato ancora erogato dalle banche italiane.
In una situazione caratterizzata da crisi finanziaria, anche se il contributo è di piccola somma, è però prezioso per numerose famiglie. Secondo gli ultimi dati della centrale rischi finanziari, infatti, aumenta costantemente il tasso di insolvenza, passato dall`1% di metà 2008 al 2% dello scorso marzo. In sostanza cresce il numero di famiglie che non sono in grado di far fronte soprattutto alle rate del mutuo per la casa.
Cos`è successo
A far ritardare l`erogazione del contributo sono stati principalmente l`interpretazione delle norme varate dal ministero delle Finanze e il tortuoso iter della trasmissione degli elenchi dei beneficiari da parte dell`Agenzia delle Entrate.
Nel frattempo però l`Euribor è sceso dal 4% al meno 1% così da alleviare le pene di chi è rimasto aggrappato al tasso variabile. Rimane comunque l`attesa da parte dei mutuatari del contributo che era stato promesso dal decreto poiché non riescono a far fronte alle spese.
Settembre, il mese decisivo.
Forse è proprio settembre il mese che darà la speranza a migliaia italiani di vedersi recapitare il conguaglio tanto promesso all`inizio del 2009. Secondo Il Sole 24 Ore, infatti, molti dei principali gruppi nazionali prevedono di iniziare ad accreditare il contributo a favore di tutti i mutui a tasso «non fisso» contratti per l`abitazione principale prima del 31 ottobre 2008 a partire proprio dalle rate scadenti nel mese di agosto.
Inoltre già numerose banche hanno già inviato ad alcuni clienti la comunicazione di recarsi presso gli istituti di credito per presentare l`autocertificazione.
Non tutto fila per il verso giusto: secondo delle segnalazioni inviate a Mutui 24 de Il Sole 24 ORE.com i pochi fortunati che hanno ricevuto la comunicazione del contributo lamentano la mancanza di indicazioni in merito ai calcoli effettuati per stabilire il conguaglio.
Sotto questo aspetto, la gran parte delle banche prevede di inviare una nota riepilogativa, se non dopo ogni accredito, almeno a fine anno o in previsione delle detrazioni da conteggiare sulla dichiarazione dei redditi 2009.
Rimane fissata al 31 gennaio del 2010 la scadenza per l`invio dell`autocertificazione.
Ciò potrebbe spingere l`aumento della domanda di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Tiscali